Monica Bellucci


M. BellucciMonica Bellucci ha presentato a Canes un film francese, sospeso tra due generi: il thriller poliziesco e la gangster-story. S’intitola La deuxième souffle, è diretto da Alain Corneau, prodotto da Arp con un budget di 23 milioni di euro e da ottobre 2007 sarà nelle sale francesi. Il film è in realtà un remake del vecchio noir di Jean-Pierre Melville del 1966, tratto dall’omonimo racconto che José Giovanni
pubblicò nel 1958. In Italia il film, con Lino Ventura, venne tradotto con l’infelice titolo Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. La trama, nostalgica e romantica, narra le vicende di Gu, un famoso gangster (interpretato da Daniel Auteuil) appena fuggito dalla prigione. Pur avendo tutta la polizia francese alle calcagna, Gu, prima di abbandonare il paese e fuggire, incontra Manouche (Monica Bellucci), la donna che ha sempre amato e accetta di fare un ultimo colpo in Francia.

Monica Bellucci, quanto le somiglia il personaggio di Manouche?
E’ una donna vera, di quelle che non esistono più, ma che tutte vorremmo essere. Non è certo un personaggio qualsiasi. Nel film originale quello di Manouche era solo un piccolo ruolo (con Christine Fabrega). Ora, invece, è diventata una grande storia d’amore, con una donna che deve riavere fiducia nel suo compagno, appena uscito di galera. E’ un donna forte, generosa, coraggiosa e fedele, una donna che esiste nei sogni di tutti.

Aveva visto il vecchio film di Melville prima di lavorare sul set?
No, ma lo vedrò dopo: penso sia meglio così. Leggerò il libro ovviamente, ma voglio essere libera d’interpretare la parte senza essere condizionata. I film mi piace vederli da semplice spettatrice.

Come vive qui a Cannes il duplice ruolo di star e di giurata?
Non ho l’occhio professionale di un critico e quando vedo i film lo faccio con amore. Il cinema è anche un momento di glamour e d’incontro per tutto il mondo: la gente viene qui a Cannes per sognare e io ho molto rispetto per questa realtà, perché anch’io sognavo di essere una star prima di fare cinema in modo professionale.

Quali sono i suoi prossimi progetti?
Italiani, francesi e americani. Ho girato un thriller americano con Clive Owen e Paul Giamatti, Shoot ‘em up. Poi sarò nel cast di Manuale d’amore 2 di Giovanni Veronesi e, forse, c’è nell’aria il progetto di interpretare Luisa Ferida in un film
di Marco Tullio Giordana dedicato alla celebre coppia (Ferida e Osvaldo Valenti) di divi del fascismo, fucilati dai partigiani nel 1945.

21 Maggio 2006

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