Seydou Sarr testimonial contro il razzismo e le discriminazioni

Sarà il protagonista di 'Io capitano' a portare in campo il trofeo nella finale di Coppa Italia Frecciarossa 2024, che diverrà anche il set di un docufilm. Rai Cinema e la Lega Serie A insieme per il progetto “Keep Racism Out”.

Seydou Sarr testimonial contro il razzismo e le discriminazioni

Cinema e calcio uniti per la lotta alla discriminazione. Rai Cinema e la Lega Serie A collaboreranno per sviluppare un importante progetto nell’ambito della campagna istituzionale “Keep Racism Out”.

In occasione della finale di Coppa Italia Frecciarossa 2024 la Lega Serie A ha scelto Seydou Sarr come testimonial contro il razzismo e le discriminazioni. A Seydou (protagonista dell’acclamato film Io Capitano di Matteo Garrone, candidato nell’ultima edizione degli Oscar e vincitore di sette David di Donatello, tra cui Miglior Film e Miglior Regia) verrà infatti affidata la Coppa prima della cerimonia di premiazione. Sarà lui ad introdurre il trofeo nello stadio e a riporlo simbolicamente sulla pedana di premiazione come rappresentanza della lotta a qualunque forma di pregiudizio nel calcio, nello sport e nella vita. 

La finale di Coppa Italia Frecciarossa 2023/2024 tra Atalanta e Juventus, che si disputerà mercoledì 15 Maggio a Roma, sarà inoltre il set di alcune riprese cinematografiche del docu-film diretto da Simone Aleandri sul tema dell’inclusione e contro il razzismo, prodotto da Wonder Project con Rai Cinema e la Lega Serie A.

Il progetto, dal titolo provvisorio Il sogno non ha colore, racconta il “viaggio” di Seydou Sarr, un giovane senegalese diviso tra il sogno di diventare calciatore e la realtà di una carriera cinematografica tanto imprevista quanto esplosiva.

Attraverso una narrazione intima, arricchita da incontri ravvicinati con alcuni tra i più grandi calciatori del campionato italiano e di alcune leggende del passato, il documentario esplora temi cruciali come l’identità, l’appartenenza e, soprattutto, la lotta al pregiudizio razziale sui campi di calcio, che purtroppo è ancora oggi un aspetto di discriminazione.

La storia di Seydou offre uno sguardo sui sogni realizzati e quelli infranti, sulle vittorie personali e sulle battaglie collettive contro le ingiustizie, solleva domande importanti sulla natura del successo, sul valore della diversità e sulla capacità del calcio e del cinema (sport e arte), di unire le persone al dì la delle differenze, proponendosi come potente promemoria della nostra comune umanità e del potere trasformativo dei sogni.

 

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14 Maggio 2024

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