Margherita Vicario, un talento eclettico pronto a brillare a Berlino

Il suo primo lungometraggio 'Gloria!' passa oggi in Concorso a Berlino e sarà nelle sale dall'11 aprile. Ripercorriamo la carriera della giovane cantautrice, attrice e regista


Gloria! è un film che ha la musica come protagonista e che usa la musica come linguaggio narrativo. È quello che ho sempre cercato di fare nel mio lavoro di cantautrice: unire cinema e musica”. Ha commentato così Margherita Vicario la selezione in Concorso alla 74ma Berlinale del suo Gloria!, una delle due uniche opere prime tra i 20 titoli che competeranno per l’Orso d’oro.

Classe 1988, Margherita Vicario – nonostante la giovane età – non è di certo nuova al mondo dello spettacolo italiano. È, infatti, una cantautrice e attrice attiva da oltre un decennio che con Gloria! ha compiuto un ulteriore passo nella sua carriera, dirigendo il suo primo lungometraggio a circa 13 anni dalla realizzazione del cortometraggio Se riesco parto, co-scritto e co-diretto con Michele Bertini Malgarini.

Vicario si è diplomata all’Accademia Europea D’Arte Drammatica, con una tesi B.A. in Performing Arts sull’uso della musica popolare nel teatro politico di Brecht e ha approfondito lo studio del metodo Dalcroze, un sistema di pedagogia musicale basato sull’apprendimento delle regole musicali tramite l’ascolto e l’uso del corpo. La sua carriera di musicista inizia durante gli studi all’Accademia, in cui scrive l’ep Esercizi Preparatori e Minimal Musical il suo primo album da cantautrice. Nel 2014 porta in giro per club e teatri il suo primo spettacolo concerto LEM LEM – Liberi Esperimenti Musicali. Nel 2021 esce il suo secondo album Bingo con Universal. Nella sua carriera ha collaborato con artisti come Francesco Guccini, Vinicio Capossela, Vasco Brondi, Lo Stato Sociale, Raphael Gualazzi, Elodie, Rancore, la Rappresentante di Lista e molti altri.

Dal punto di vista cinematografico, l’esordio è di quelli che non si dimenticano: diretta da Woody Allen nel suo To Rome with Love. In seguito ha recitato in film come Pazze di me di Fausto Brizzi, Arance & Martello di Diego Bianchi, The Pills – Sempre meglio che lavorare di Luca Vecchi, fino ad ottenere ruoli da protagonista in Perfetta illusione di Pappi Corsicato e in serie tv come Amore pensaci tu e Nero a metà.

Alla luce della prestigiosa selezione nel Concorso berlinese, si ha l’impressione di avere davanti un eclettico talento pronto a esplodere. Gloria! è un film ambizioso con un cast di attori e musicisti molto ricco e prestigioso – tra cui Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio e Natalino Balasso – che ci porta in un istituto femminile nella Venezia di fine ‘700, alla scoperta di Teresa, una musicista che inventa un genere nuovo, moderno e pop. Dopo la Berlinale, Gloria! uscirà nei cinema dall’11 aprile con 01 Distribution.

Gloria! è una produzione tempesta con Rai Cinema, in coproduzione con tellfilm (Svizzera), con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il supporto di Ufficio Federale della Cultura Svizzero, con il contributo di Regione FVG, Film Commission FVG, con il contributo della Ticino Film Commission.

autore
22 Gennaio 2024

Berlino 2024

Berlino 2024

Berlinale 2024, Spagna sarà il “Country in Focus” dell’EFM

Il programma “Spagna in Focus” dell'European Film Market esaminerà la scena cinematografica spagnola e offrirà numerose opportunità di dialogo con produttori, distributori, investitori

Berlino 2024

Perspectives, la Berlinale lancia il nuovo concorso per opere prime

Questo nuovo concorso a sé stante includerà fino a 14 opere prime di fiction provenienti da tutto il mondo, con una giuria composta da tre persone

Berlino 2024

Berlinale, social violati da hacker antisemiti

In seguito alle polemiche sulle dichiarazioni di alcuni premiati sul palco della Berlinale, sul canale Instagram della sezione Panorama sono stati pubblicati post e immagini antisemiti. Il festival ha denunciato la violazione alle autorità

Berlino 2024

‘Dahomey’, Mati Diop e l’arte che sconvolge il mondo: “Non sottovalutiamo il cinema”

Con questo documentario dedicato al rientro in Benin di 26 delle migliaia di opere depredate dall'imperialismo francese, la regista francese di origini senegalesi ha conquistato l'Orso d'oro della Berlinale 2024


Ultimi aggiornamenti