Capita spesso di valutare lo stato di salute del settore cinematografico del nostro Paese confrontandolo con le situazioni presenti nei vicini Francia e Spagna, che diventano anche un esempio da seguire. Allo stesso modo è possibile analizzare le politiche e le azioni attuate da entrambi gli Stati dal punto di vista della film education, come spunto di riflessione per il nostro Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.
Interessante è partire dal paese transalpino dove il programma è ormai consolidato da anni con tre diverse iniziative specifiche in base all’età degli studenti e con il comune obiettivo di avvicinare i giovani alla sala cinematografica. La visione sul grande schermo è accompagnata da schede e video didattici, e in collaborazione con distributori ed esercenti si vuole rendere la sala accessibile a tutti gli studenti, qualsiasi sia la loro situazione economica. La parte interessante, da cui l’Italia potrebbe prendere spunto, è stata la creazione di un elenco nazionale dei film iscritti al programma, che ha portato alla realizzazione un database di opere utili alla didattica. Inoltre il sistema centralizzato di gestione da parte del CNC in Francia, anche in questo caso in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, e il dialogo costante con le autorità regionali offre un buon esempio di struttura organizzativa.
In Spagna le iniziative sono invece più recenti, e sono partite con l’ideazione della piattaforma educativa Platino Educa, con cui vengono promossi incontri mattutini al cinema, (anche online), e dove la visione del film è arricchita dalla presenza di ospiti (registi, critici, teorici, ecc) che aprono un dialogo con i ragazzi. In parallelo diverse catene cinematografiche hanno avviato programmi specifici per accogliere gli studenti nelle loro strutture, con offerte e cataloghi di opere pensate appositamente per i giovani. Sempre in Spagna troviamo l’iniziativa FilmOviedo, che si concentra maggiormente su film contemporanei, documentari e non, sottolineando quanto sia importante non solo il recupero e di film del passato ma anche la visione di opere che raccontino il mondo attuale. Per il paese iberico si tratta di un punto di partenza, nella speranza di raggiungere la sistematicità che già si trova in Francia.
Grazie a queste seppur brevi presentazioni si possono notare alcuni aspetti fondamentali su cui varrebbe la pena lavorare anche in Italia. Innanzitutto emerge l’importanza di una piattaforma nazionale che racchiuda un elenco di opere audiovisive italiane ed europee (ma anche provenienti da mercati extra europei) affiancate da materiale didattico. Nel nostro Paese Piattaforme di questo tipo già esistono, e spesso sono nate grazie al sostegno del Piano CIPS, ma si tratta di realtà diverse e autonome tra di loro. Quello di cui si sente la necessità è invece un unico hub certificato di riferimento.
Un altro elemento su cui riflettere sono le proiezioni per le scuole dei film in uscita, al fine di creare un’abitudine alla visione e alla fruizione per i giovani, come già avviene all’estero. È di vitale importanza avviare un dialogo con le società di distribuzione, le quali finora hanno organizzato in maniera saltuaria e autonoma matinée speciali per le classi, in accordo con le sale e proponendo un prezzo ridotto per il biglietto, di circa 4/5 euro. Ancora una volta il buon esempio lo offre la Francia dove è previsto il biglietto ridotto per tutti i minori che vogliono accedere alla sala.
Sono risultati ammessi a finanziamento 96 enti su 360 istanze ricevute in fase di candidatura, rappresentando quindi il 26,7% del totale
Il Ministro ha sottolineato come la cultura sia uno strumento fondamentale per contrastare i diversi problemi che affliggono le nuove generazioni
A fronte di 13 candidature pervenute, sono risultati ammessi a finanziamento 11 enti con un contributo totale di quasi 2,3 milioni di euro, in media 206mila euro a progetto
Il tema di quest’anno è stato “Building Bridges” ovvero costruire ponti, con l’obiettivo di riportare i film per bambini al centro delle discussioni riguardanti legislazione, fondi pubblici e politiche di sostegno