L’edizione 2019 supera le 12mila presenze

Giovanna Marinelli, direttore editoriale dell’iniziativa così commenta: "Abbiamo accresciuto la nostra dimensione internazionale, sono aumentati i laboratori, i workshop di qualità, i focus tematici"


Il RomeVideoGameLab 2019 si chiude con un successo sia per i numeri che, malgrado il cattivo tempo hanno superato le 12mila presenze, sia anche per le iniziative e il calore della partecipazione). Per tre giorni all’interno degli storici e affascinanti Studios di Cinecittà tantissimi incontri, tantissimi corsi per ragazzi e per professionisti, tanti tornei che hanno coinvolto generazioni diverse. E l’ultimo giorno all’interno della Basilica Aemilia – nell’area che ricostruisce la Roma antica – tanti e coloratissimi i cosplayer che hanno sfilato mostrando con divertimento e orgoglio i costumi e i travestimenti dei loro eroi preferiti. Per chiudere anche con un concerto dei CdA, una boyband che esegue cover delle musiche ispirate ai fumetti e ai videogame.

Il bilancio di RomeVidoGameLab19 è positivo da ogni punto di vista: il festival laboratorio (che non ha mai perso il suo duplice carattere di festa per tutti ma anche di luogo di ricerca) è stato anche l’occasione per vedere e illustrare i molti passi in avanti che ogni anno si compiono sul fronte di un intreccio fruttuoso tra videogiochi e molti altri campi del sapere e della ricerca. Cominciando da quello dei beni culturali, dell’educazione, della formazione alle professioni. Il gaming è uno strumento sempre più duttile e raffinato come dimostra “A Night at the Forum”, il gioco che verrà rilasciato al pubblico il 25 maggio, nato dalla collaborazione di CNR (dipartimento ITABC), degli sviluppatori di VRTON, del Museo dei Fori- Mercati di Traiano e di Sony. Il primo videogioco tutto ambientato all’interno di una ricostruzione fedele e affascinante del Foro di Augusto. E RVGL è stata anche occasione per conoscere meglio MiRasna, il videogioco sul mondo degli etruschi.

All’interno di RomeVideoGameLab19 Aiv-Level up (l’accademia italiana dei videogiochi) raddoppia l’offerta dello scorso anno portando 61 speaker, 40 talk, 7 workshop, 2 panel e lanciando  la sessione recruiting. Tanto spazio anche all’arte con la presenza di Milton Manetas e della mostra di NeoLudica, la prova di come il linguaggio dei videogame sappia alimentare e incontrare quello dell’arte.

Molte persone (e molto “rumore”) attorno allo spazio di Dimensione Suono Roma con i suoi DJ intrattenitori, curiosità per la presenza di Coquis (l’Accademia di cucina) che ha messo insieme ristorazione e videogiochi ispirati alla cucina, giocati da ragazzi e da chef stellati come Troiani.Forte e significativa la presenza delle istituzioni cominciando dal Ministero per le Attività culturali e dalla Regione Lazio (ai dibattiti hanno partecipato il sottosegretario Gianluca Vacca del MiBAC insieme a molti direttori dei musei autonomi e delle aree archeologiche statali, come RomeVideoGameLab è stato il teatro delle iniziative della regione attorno alla challange Lazio Eterna scoperta e a molte altre a cui ha partecipato l’assessore Gian Paolo Manzella). Il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Luca Bergamo e l’assessore allo Sport, politiche giovanili e grandi eventi, Daniele Frongia sono stati tra i protagonisti di altri incontri e della consegna del primo premio tutto dedicato ai Best Applied Games, uno spin-off degli Italian Videogame Award promossi da Aesvi vinto da Maggie – Il tesoro di Seshat, di Soroptimist Club Firenze.

Cinecittà è stata per tre giorni anche “VideoGiochiCittà” e anche qui il confronto tra le possibili sinergie positive che intrecciano cinema e videogame ha fatto passi in avanti anche grazie alla collaborazione internazionale con il London Film Festival (che non a caso è anche il produttore del London Videogame Festival che si è tenuto lo scorso mese).L’iniziativa è stata prodotta e promossa da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con QAcademy e Aesvi e con la partecipazione di molti soggetti coinvolti nel mondo della ricerca (insieme al Cnr molte le realtà universitarie presenti da Gamification Lab della Sapienza, a ECampus, da Unitelma dell’università di Roma La Sapienza, a Link Campus-Vigamus, all’associazione Women in Game Italia. Tra gli sponsor il sostegno importante di Trenitalia, di Alitalia e di Dimensione Suono Roma.

“Il videogioco – è stato il commento di Roberto Cicutto, presidente e amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà – si è imposto subito alla nostra attenzione ed è diventato parte integrante del nostro piano industriale,. Vogliamo così allargare gli orizzonti dell’audiovisivo e aprire alla formazione alle nuove tecnologie e nuovi linguaggi. RomeVideoGameLab è un momento fondamentale di partecipazione e di esposizione ora vogliamo andare avanti anche creando continuità nelle nostre attività. Nasce da qui l’idea di creare un VideoGame Hub che sia uno strumento di crescita e di produzione per la nostra industria videoludica, e per tutto il mondo dell’audivisivo”.

“RomeVideoGameLab 2019 – commenta Giovanna Marinelli, direttore editoriale dell’iniziativa – chiude avendo mantenuto tutti gli impegni: abbiamo accresciuto la nostra dimensione internazionale, sono aumentati laboratori e workshop di qualità, i focus tematici che avevamo scelto, ovvero quelli dell’interazione tra gaming scienza, patrimonio culturale e arte, hanno trovato momenti di approfondimento e partecipazione. E la festa per il pubblico delle famiglie insieme a quello di appassionati e giovani è stata davvero grande”.

13 Maggio 2019

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