L’Accademia Premi David di Donatello replica al regista Scaglione

L'Accademia del Cinema Italiano respinge le accuse "infondate" e "si riserva di adire le vie legali" contro il regista de La moglie del sarto che ha annunciato un esposto per la gestione dei David


L’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello respinge le accuse che definisce “pesanti e infondate” e “si riserva di adire le vie legali” contro Massimo Scaglione, regista de La moglie del sarto che in un’intervista all’Adnkronos annuncia di volere presentare un esposto contro l’Accademia per la gestione dei David.
Scaglione “ha lamentato – scrive l’avvocato Antonella Migliaccio, legale dell’Accademia – che il suo film non sarebbe stato ‘caricato tra quelli visibili per i giurati, usando a pretesto una mail in cui, sfinito e spazientito dalle mille traversie, minacciavo di ritirare il film dal concorso’; ciò nonostante, la scheda del film risulta ancora nell’elenco dei film in concorso”.
“Dal momento che il Sig. Scaglione fa pesanti insinuazioni sull’uso che l’Accademia fa dei soldi pubblici che riceve, su chi certifica il conteggio dei voti e sul meccanismo che ne presiede il funzionamento di revisione, l’Accademia si vede – mio tramite – costretta a prendere una ferma e chiara posizione contro queste infamanti accuse, fornendoVi l’esatta ricostruzione dei fatti e riservandosi di adire le vie legali per la tutela delle proprie ragioni. Il film – prosegue il legale dell’Accademia – La moglie del sarto è uscito in alcune sale in data 21 novembre 2013, ma non in 5 città capozona, come previsto dal Regolamento dei Premi David di Donatello per essere ammesso a partecipare ai Premi David di Donatello. Sin da allora l’Accademia – aggiunge Migliaccio – in attesa che il film uscisse, come richiesto dal Regolamento, nelle sale di 5 città capozona, cominciò a chiedere al Sig. Scaglione la scheda tecnica del film per permettergli di partecipare ai Premi qualora il film fosse uscito nelle 5 città capozona in tempo utile. L’invio di tale scheda fu sollecitato il 13 dicembre 2013, il 15 gennaio 2014, il 18 febbraio 2014 e poi, uscito finalmente il film nelle 5 città capozona a metà maggio 2014, fu sollecitato ancora il 18 luglio 2014, il 25 novembre 2014 e infine il 16 marzo 2015. Nelle more di tutti questi solleciti il Sig. Scaglione rispondeva che era fuori Italia, una volta anche in Brasile, e che al suo ritorno avrebbe compilato la scheda. Il Sig. Scaglione – prosegue l’avvocato – si è messo in contatto con il personale dell’Accademia a metà marzo c.a. e, avendo incontrato varie difficoltà a compilare la scheda seguendo le istruzioni fornitegli dal personale dell’Accademia, è stato messo in contatto direttamente con il Sig. Valerio Varrone, l’Ingegnere informatico incaricato dall’Accademia di gestire il sito della stessa. Quest’ultimo ha passato più di due ore a spiegare al Sig. Scaglione cosa doveva fare per compilare la scheda che, alla fine, è riuscito a compilare. A questo punto il personale dell’Accademia ha inviato al Sig. Scaglione le istruzioni per inserire, se voleva, il film in rete con il Veodavid (servizio in streaming, criptato e codificato, che l’Accademia ha messo a disposizione delle produzioni cinematografiche, gratuitamente, per permettere la visione dei film in concorso ai giurati). Soltanto a ridosso delle vacanze pasquali – prosegue il legale – il Sig. Scaglione ha mandato il materiale per l’inserimento del film in Veodavid.
Al rientro dalle festività il laboratorio LVR, incaricato dal Sig. Scaglione di inviare il proprio film alla Egeda (società spagnola che cura per alcune accademie di cinema europee la messa in streaming dei film) – prosegue l’avvocato – ha incontrato difficoltà tecniche a spedire ben 5 film (non solo, quindi, il film del Sig. Scaglione) per problemi tecnici che non permettevano ai due sistemi di interfacciarsi. Il tempo di fare le lavorazioni per superare i motivi tecnici ed è arrivata la mail del 14 aprile 2015 in cui il Sig. Scaglione comunicava di non voler più rendere visibile il suo film sul ‘Veodavid’. Alla risposta gentile e circostanziata dell’Accademia, il Sig. Scaglione rispondeva con una mail aggressiva e offensiva e, a seguire, con il comunicato AdnKronos.
Precisiamo – conclude l’avvocato – che non risulta che mai il Sig. Gabriele Muccino si sia espresso nei termini riportati nel comunicato nei confronti dell’Accademia, tanto che ha di recente inviato una mail con la quale conferma la sua disponibilità a presenziare ai Premi David di Donatello di quest’anno”.

22 Aprile 2015

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