Ksenia Rappoport, tris al Bif&st

L'attrice rivela: “In Russia avevamo il mito del cinema italiano. Sono cresciuta con Fellini, Antonioni e Zeffirelli. Quando sono venuta la prima volta a Cinecittà, mi sembrava di essere in un film"


BARI – “In Russia avevamo il mito del cinema italiano. Da piccola sono cresciuta con i film di Fellini, Antonioni e Zeffirelli. Quando sono venuta la prima volta a Cinecittà, mi sembrava di essere in un film”. A parlare è Ksenia Rappoport, che è in ben tre film presentati al Bif&st, Noi 4 di Francesco Bruni, La foresta di ghiaccio di Claudio Noce e Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores. “Quando Giuseppe Tornatore mi ha chiamata per il provino – confessa l’attrice intervistata da Franco Montini – conoscevo solo poche parole di italiano. Ho avuto la parte nel film La sconosciuta dicendo delle bugie: Tornatore mi chiese se sapevo guidare, ma io non avevo la patente; se giravo nuda, ma non l’avevo mai fatto prima; e se sapevo cantare. E io: sì, certo! Ero sicura che Tornatore mi avesse creduto, ma poi sul set mi chiamava la bugiarda”.

L’attrice ha ricordato la sua partecipazione nel film a episodi Italians diretto da Giovanni Veronesi: “La commedia è difficile come genere, soprattutto se devi farla in un’altra lingua. Occorrono i tempi giusti e ci vuole spontaneità. In questo film ho avuto accanto a me un grande maestro, Carlo Verdone”.

Nel 2008 è stata la madrina della Mostra di Venezia “Il ruolo è più difficile di tutta la mia vita: è più semplice recitare che fare se stessa”. Sempre a Venezia, nel 2009, ha vinto la Coppa Volpi per la sua interpretazione nel film La doppia ora. “Non me l’aspettavo, e non ero d’accordo in quanto c’erano altre attrici bravissime. Quando, però, successivamente ho ricoperto il ruolo di giurata alla Mostra ho capito che il premio caratterizza più la giuria che gli attori che lo ricevono”. A proposito delle sue interpretazioni, l’attrice ha dichiarato: “Mi piace interpretare ruoli misteriosi ed enigmatici. Nel film di Tornatore non conoscere la lingua italiana mi ha aiutato molto, dandomi più energia e un’aria più misteriosa”. E poi, su quello che ha significato per lei il crollo dell’Unione Sovietica: “Fu un momento molto bello per il mio paese. La fame d’informazione, di viaggiare e di camminare liberamente, fu finalmente appagata. Adesso, purtroppo, stiamo vivendo un momento difficile e spero che questa follia un giorno passerà”.

Prossimi progetti tutti a teatro e tutti legati dal comun denominatore Checov: Zio Vania e Il giardino dei ciliegi

24 Marzo 2015

Bari 2015

Bari 2015

Cinema & Fiction, tv italiana in cerca di innovazione

Al Bif&st il convegno "Cinema & Fiction: convergenze parallele?", un momento di confronto tra protagonisti del settore per capire quale possa e debba essere il ruolo della fiction in Italia, mentre dagli Stati Uniti arrivano i successi di serie tv che vantano attori da Oscar e ascolti strabilianti.
"Il problema dell'Italia è che non ha un'industria culturale degna", dice il direttore di 8 e 1/2 Gianni Canova, mentre Maurizio Sciarra si rivolge alla committenza e dice "La tv è ferma a 20 anni fa, non innova da decenni", mentre sta per arrivare in Italia il ciclone Netflix. Tra gli altri relatori Silvia Napolitano, Matilde Bernabei, Daniele Cesarano, Veridiana Bixio e Luca Milano per Rai Fiction

Bari 2015

Alba Rohrwacher due volte miglior attrice al Bif&st

Il messaggio dell'attrice: "Ringrazio il bellissimo Festival di Bari per questi riconoscimenti che arrivano a due film molto importanti per me, Hungry Hearts e Vergine giurata. Ringrazio il pubblico numerosissimo del festival. Purtroppo non posso essere con voi perché sono a Lisbona al Festival di Cinema Italiano. Ma sono davvero felice. E voglio ringraziare la Giuria dei Critici del Concorso Ufficiale e la Giuria Popolare delle Opere Prime"

Bari 2015

Bif&st: 2016 con Mastroianni e gli attori

73mila spettatori. Ovvero 2.500 in più rispetto allo scorso anno. La conferenza stampa di bilancio del Bif&st numero 6, guidato come sempre da Felice Laudadio, è la cronaca di un trionfo, ma anche un molto simbolico "passaggio di consegne" all'amministrazione locale futura, a cui il direttore e il presidente Ettore Scola chiedono in coro di confermare la fiducia in un progetto culturale che richiama un pubblico numerosissimo e giovane. Con il governatore Nichi Vendola in scadenza di mandato, resta un margine di incertezza per il futuro, che Laudadio cerca di scongiurare annunciando già non solo le date - dal 2 al 9 aprile 2016 - ma persino il programma del settimo Bif&st, che sarà dedicato a Marcello Mastroianni nel 20° anniversario della sua scomparsa, con una retrospettiva in 50 titoli. Al Teatro Petruzzelli la cerimonia di premiazione presentata da Stefania Rocca. Miglior regista Francesco Munzi, migliori attori Elio Germano, Alba Rohrwacher, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso

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Nanni Moretti, superstar a Bari, legge il “Caro Diario”

"Manteniamo il mistero". Basterebbe l'ultima battuta della masterclass (riferita alla genesi di Habemus Papam), per riassumere l'incontro di Nanni Moretti con il pubblico del Bif&st, di cui è stato l'ultimo, attesissimo ospite. Dopo la proiezione di Caro diario, il regista ha letto il diario di lavorazione che scrisse per quel film del 1993: in un Teatro Petruzzelli affollatissimo, il regista ha rievocato quei giorni, per poi rispondere alle domande (o piuttosto ai timidi input) del moderatore Jean Gili. Come prevedibile, neanche una parola è stata dedicata a Mia madre, il nuovo film del regista che sarà in sala dal 16 aprile (e poi probabilmente a Cannes) in cui recita accanto a Margherita Buy e John Turturro. Ripercorrendo la sua carriera, ha detto: "Con gli anni sono diventato più esigente, ora il momento della scrittura è quello più difficile, mentre quello più faticoso e angosciante resta quello delle riprese"


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