Italia e Francia, uniti nel cinema per una leadership culturale

Nell’ambito della XIII edizione di France Odeon a Firenze, si è svolta l’incontro Italia Francia Focus bilaterale Cinema, per indagare le prospettive e le potenzialità della collaborazione tra i due p


I rapporti tra Italia e Francia non sono mai stati così cordiali e potenzialmente costruttivi. Guidati da due leader internazionalmente apprezzati come Macron e Draghi, i due paesi sono pronti a sancire il loro rapporto bilaterale attraverso la firma del Trattato del Quirinale. Dall’architettura alla pittura, dalla musica alla letteratura, i loro percorsi storici si sono sempre alimentati, influenzati e uniti in una storia per tanti versi comune. Il cinema ne è un esempio fragoroso. La coincidenza temporale tra il varo del piano Next Generation EU del Trattato del Quirinale rappresenta una grande occasione per un più ampio dialogo in tutti i settori, in particolare per quello dell’industria dell’audiovisivo.

Nell’ambito della XIII edizione di France Odeon a Firenze, ospitata dall’ANAC, si è svolta l’incontro Italia Francia Focus bilaterale Cinema, per indagare le prospettive e le potenzialità della collaborazione tra i due paesi “cugini fraterni”, tra finanziamenti pubblici, l’attuale crisi delle sale cinematografiche e l’inserimento delle piattaforme a complicare l’equazione.

Sono intervenute diverse personalità del settore cinematografico sia italiano che francese, in un dialogo aperto e tutt’altro che scontato, avvenuto poche ore dopo l’annuncio del film italiano candidato agli Oscar, È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, da parte della commissione indetta dall’ANICA. Ed è proprio il presidente dell’ANICA Francesco Rutelli ad aprire le danze per l’Italia sottolineando la “responsabilità che hanno Italia e Francia a livello europeo, la prima presiedendo il G20, la seconda apprestandosi a esercitare la Presidenza nel Consiglio EU. I due paesi sono chiamati a proporre una leadership franco-italiana nella direzione strategica europea. Una sorta di soft power legato al cinema e all’audiovisivo. Chi altri oltre Italia e Francia, per la storia, per i talenti, per le capacità produttive dovrebbe farsi promotore di questa direttrice che ha un’importanza culturale, civile e politica?”.

Sulla questione legata ai nuovi meccanismi distributivi interviene Giancarlo Leone, ex amministratore delegato di Rai Cinema e attuale presidente di Apa – Associazione Produttori Audiovisivi, facendo un invito a non dividere il mercato in uno di serie A e uno di serie B: “Non c’è una crisi del prodotto in sé, ma una crisi del modello distributivo, che andrà sempre più ad ampliarsi. Sia i prodotti televisivi che quelli cinematografici devono essere guidati dalla ricerca della qualità”. La parola chiave, soprattutto per la questione dei diritti, è “regole d’ingaggio”, che devono tenere le fila del dialogo tra governo, produttori cinematografici, distributori e piattaforme. “Trovare un punto di sintesi è pressoché impossibile, il compito del governo è di provarci e, in mancanza di accordo, decidere”.

Infine, interviene anche Nicola Borrelli, Direttore Generale per il Cinema e Audiovisivo, che, sottolineando la crucialità dei contributi statali offerti al settore durante la pandemia, si concentra sull’importanza del cinema e dell’audiovisivo per forgiare l’identità culturale di un paese: “La collaborazione tra Italia e Francia non può che portare benefici, e già gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno portando dei risultati. Ad esempio negli ultimi due anni sono state selezionate 20 coproduzioni Italia-Francia. Ciò che ci serve è il dialogo continuo, lo scambio di dati e informazioni. Noi ci ispiriamo al modello francese anche se non è detto che gli strumenti francesi siano adatti al contesto italiano, che è molto diverso, e viceversa. Far fronte comune ha sempre portato risultati in Europa, con la volontà di affermare la nostra sovranità culturale, non in termini di volontà di prevaricazione, ma di volontà di affermare in giro per il mondo la nostra identità e la nostra diversità”.

Nel corso della conferenza, interamente visionabile nel link qui sotto sono intervenuti, tra gli altri, anche Luciano Sovena, esperto in coproduzioni internazionali ed ex amministratore delegato di Cinecittà Luce, e i produttori Gianluca Curti, Antonio Ferraro e Jean-Louis Livi.

C.DA
26 Ottobre 2021

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