Viene annunciata la terza e conclusiva sessione dell’IndieCinema Film Festival, spostata dalle date iniziali di febbraio e marzo alla settimana 5-16 maggio a causa delle restrizioni da Coronavirus. La sessione sarà ibrida grazie al rafforzamento del canele Youtube della manifestazione. Tra i film due presenze straniere: The Redneg di Luc Ziann, “survivor movie” minimalista con al centro rapporti al limite del politicamente scorretto tra universo maschile e femminile, e il trash dichiarato dell’action psichedelico Ninja Badass di Ryan Harrison. Tra i lunghi italiani il recupero di Lemuri – Il Bacio di Lilith realizzato nel 2008 dal siciliano Gianni Virgadaula, che replica il muto espressionista, e L’ultimo tango – Spaghetti Noir di Giuseppe Iacono, detective story dal sapore campano. I documentari sono Er di Marco Martinelli, La macchia mongolica di Piergiorgo Casotti, Il filo dell’acqua di Rossana Cingolani e The Island di Mark John Ostrowski, a cui fa compagnia una ricca selezione di cortometraggi che spaziano da atmosfere shakesperiane a istanze sociali alla ghost story.
La regista, i protagonisti Erica Piccotti e Giovanni Calcagno, insieme a parte del Cast Artistico e Tecnico, saranno presenti alla proiezione del 5 maggio al Teatro Flavio a Roma
Il sottosegretario alla Cultura ha aperto la rassegna insieme all'ambasciatore italiano in Gran Bretagna, Inigo Lambertini, al direttore dell'Istituto, Francesco Bongarrà e alla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia. Sette film, presentati in anteprima nel Regno Unito sottotitolati in inglese, selezionati dalla Mostra di Venezia
La proiezione di Cafarnao e il collegamento da Beirut della regista libanese danno inizio “Ad imaginem dilecti filii”, ultima sezione della rassegna dedicata ai racconti cristiformi del cinema contemporaneo
Dal 23 gennaio al 28 maggio torna a Roma A qualcuno piace classico, grandi film in pellicola introdotti dai critici del Sncci Gruppo Lazio