Nuove notizie per il quinto chiacchierato capitolo della saga di Indiana Jones, in uscita a giugno e diretto da James Mangold.
Com’era già intuibile da alcune immagini trapelate online, l’attore protagonista sarà ringiovanito con le più moderne tecniche di de-aging, non per la durata dell’intera pellicola, si intende, ma per alcune scene ambientate negli anni ’40 in un castello pullulante di nazisti.
“Poi si corre in avanti e si arriva al 1969 – ha detto il regista Mangold a ‘Empire‘ – Così per il pubblico non ci sarà un salto concettuale tra anni ’40 e ’60: gli spettatori potranno sperimentare lo spirito di avventura di allora e poi l’inizio del presente”.
“L’idea – ha spiegato la producer Kathleen Kennedy – è di “far pensare che abbiamo trovato vecchi filmati d’epoca: una cosa girata tanti anni fa”.
Ford stesso ha trovato il suo alter-ego piu’ giovane “lievemente inquetante”, ma ha aggiunto che il rivedersi com’era ai primi anni ’80 quando uscì I Predatori dell’Arca Perduta non lo ha spinto a desiderare di tornare indietro nel tempo: “Mi sono meritato i miei anni”, ha detto. Per ringiovanire il divo sono state usate una serie di tecnologie avanzatissime tra cui un nuovo software che ha navigato attraverso materiali di archivio trovando le immagini che poi sono state sovrapposte a quelle frutto delle ultime riprese.
Il film, viene inoltre rivelato, si svolge sullo sfondo della corsa tra superpotenze al predominio dello spazio e mette Indiana di nuovo di fronte ad avversari nazisti, in questo caso dei “nostalgici”.
Una serie di scene sono ambientate alla parata che accolse gli astronauti dell’Apollo 11 a New York il 13 agosto 1969.
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