‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’, genitori contro proiezione a Treviso

Continuano le polemiche relative al caso del film Il ragazzo dai pantaloni rosa, presentato ad Alice nella Città 2024. Dopo le polemiche relative al comportamento in sala degli studenti in occasione dell’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, ieri è arrivata la notizia che i genitori di una scuola media di Treviso si sarebbero opposti a una proiezione per 157 studenti in programma il 4 novembre al Cinema Edera. Il film diretto da Margherita Ferri racconta la storia vera di Andrea Spazzacatena, un ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita per motivi legati all’omofobia e al cyberbullismo: insomma, un film dichiaratamente pensato per sensibilizzare su queste tematiche. Per questo motivo la scelta dei genitori trevigiani ha fatto molto discutere, suscitando le polemiche da parte di tante istituzioni, a partire dal Coordinamento Lgbte di Treviso che ha parlato di “omofobia imperante”, e portando lo stesso sindaco Mario Monte a intervenire.

Il primo cittadino di Treviso ha annuncia, infatti, di volerlo proiettare, affermando che con il diniego è stata “persa un’occasione di approfondire e conoscere meglio temi che sono vere piaghe della nostra società”. “Evitare di confrontarsi su questi argomenti – ha affermato Conte – non credo sia la soluzione. Omofobia, depressione, suicidi sono, ahimè, molto attuali nella società. Dispiace quello che è successo a Treviso, ma preoccupano anche le reazioni omofobe di Roma: due situazioni che devono far riflettere tutta la nostra comunità”. La scuola trevigiana ha comunque precisato che la proiezione è stata solo temporaneamente sospesa.