Il PD propone un Centro Nazionale del Cinema e delle espressione audiovisive

E' il il primo punto del disegno di legge in materia di "Riassetto e valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, finanziamento e regime fiscale", presentato ieri in Senato


E’ stato presentato ieri in Senato il disegno di legge in materia di “Riassetto e valorizzazione delle attività cinematografiche e audiovisive, finanziamento e regime fiscale. Istituzione del Centro nazionale del cinema e delle espressioni audiovisive” a prima firma della senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, componente commissione Istruzione a Palazzo Madama e sottoscritto da 46 senatori di diversi gruppi parlamentari, per rinnovare il complesso di leggi che regola il settore, alcune delle quali risalenti agli anni ’60. 

Cinque i principi del disegno di legge che verrà presentato il 14 luglio al Nazareno, su cui prevale la nascita di un Centro Nazionale del Cinema e delle espressioni audiovisive, che unifichi le competenze, elabori le politiche del settore, abbia risorse certe e una capacità di reazione immediata rispetto alle questioni che di volta in volta si creano nel settore anche in relazione ai cambiamenti tecnologici, all’evoluzione dei mercati e delle politiche europee, con autonomia di budget e autofinanziamento della gestione.

Fondamentale poi il prelievo di scopo, meccanismo di determinazione delle risorse per il Cinema e l’audiovisivo attraverso l’assegnazione all’organismo competente (il Centro Nazionale del Cinema e delle espressioni audiovisive) di una piccola quota degli utili realizzati da chi guadagna con la diffusione di cinema e audiovisivo: televisioni, internet, telefoniche e la sala cinematografica. In nome della trasparenza è prevista poi l’istituzione del registro cinematografico presso il Centro Nazionale del cinema e delle espressioni audiovisive. Infine, al quinto punto, si parla di sanzioni che non erano previste nelle precedenti leggi del cinema e dell’audiovisivo, mentre in questo ddl sono definite con progressivi livelli di severità che vanno dal richiamo alla sospensione dell’attività per chi trasgredisce.

08 Luglio 2015

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