I David al Quirinale nell’anno della nuova legge

Il ddl cinema è stato protagonista dei discorsi ufficiali del presidente Sergio Mattarella e del ministro Dario Franceschini durante l'udienza per i candidati al premio


Ricorda l’ennesima tragedia del Mediterraneo, il presidente Sergio Mattarella. E’ un doveroso e sentito fuori programma il riferimento alla notizia dei 400 migranti dispersi che irrompe nella cerimonia rituale dei David di Donatello. E proprio nell’anno in cui tra i candidati c’è anche Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Per il capo dello Stato, che ha ricevuto stamattina al Quirinale i migliori registi, attori, imprenditori e tecnici dell’annata “il cinema continua a offrire al pubblico, giovane e meno giovane, emozioni, sorrisi, poesia e immagini che ci sorprendono e ci fanno pensare, e di pensare abbiamo più che mai bisogno”. L’udienza è stata trasmessa in diretta su Raiuno, a cura del Tg1, mentre sarà Sky stasera, per la prima volta, a mandare in onda la premiazione dagli studi De Paolis sulla Tiburtina a partire dalle 21.

L’invito a Palazzo si ripete ogni anno, ma stavolta c’era l’occasione dei sessant’anni del premio presieduto da Gian Luigi Rondi e il presidente della Repubblica ha consegnato personalmente i David speciali a Gina Lollobrigida e ai fratelli Paolo e Vittorio Taviani, accolti con una standing ovation. I due autori di Padre padrone a lui si sono rivolti, alternandosi alla lettura di un breve discorso, aperto da un ricordo del 1946, legato proprio alla nascita della “settantenne” Repubblica, quando giravano insieme al padre nel cuore della Toscana che faceva campagna al referendum istituzionale. 

Presenti quasi tutti i candidati di quest’anno, da Paolo Sorrentino a Matteo Garrone, da Paolo Genovese a Gabriele Mainetti, da Paola Cortellesi a Sabrina Ferilli, da Valeria Golino ad Anna Foglietta e Claudio Santamaria, che ha incuriosito tutti per il cappello indossato per coprire il taglio da mohicano reso necessario dal film che sta girando, Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, da Alessandro Borghi a Luca Marinelli. E c’era anche Adelina Ponti, la mamma dello scomparso Claudio Caligari, che è stata colta da un malore per l’emozione. 

Ma il 2016 è soprattutto l’anno della nuova legge, come ha ricordato il ministro Dario Franceschini, autore anche di una lettera aperta pubblicata oggi su Il Messaggero. Franceschini è partito dai numeri. ”Il cinema italiano sta vivendo un momento positivo. I dati del 2015, dopo anni di flessione, hanno visto i biglietti aumentati dell’8,5%. C’è stato poi un aumento di risorse per il Tax credit internazionale, che ha fatto sì che dai 9 milioni del 2013 si sia passati ai 13 del 2014 e ai 26 del 2015. Ma soprattutto quest’anno sarà finalmente l’anno della nuova legge sul cinema. Quella di oggi risale al 1949. Il disegno di legge presentato dal governo ha iniziato il suo percorso al Senato in un clima di disponibilità”. Il ministro ha ricordato come il modello della riforma si avvicini a quello francese: “l’11.5% dei proventi per l’utilizzo dei contenuti sarà destinato a un fondo unico per il cinema che avrà un cifra minima di 400 milioni. Circa il 60% in più di oggi, ma che potrà crescere ulteriormente in base all’incremento delle imposte versate. Scomparirà la discrezionalità del ministero. Il meccanismo diventa un meccanismo legato totalmente al Tax credit. Esattamente sei tipi diversi di Tax credit per creare un meccanismo di equità e soltanto una quota, che potrebbe essere del 15%, potrebbe essere affidata alle regole di mercato, ovvero per le opere prime e seconde e gli under 35. C’è poi un fondo nuovo, di 30 milioni l’anno per il recupero delle sale e le ristrutturazioni. Vorremmo poi più stringenti le norme che obbligano la trasmissione di cinema italiano nelle televisioni. Mi piacerebbe tanto ci fosse volontarietà, senza obbligo di legge. Mandare in onda ogni settimana in prima serata un film italiano significherebbe vedere 52 film italiani in un anno”. 

Anche il presidente Mattarella, nel suo lungo discorso, ha fatto cenno al buon momento che vive il cinema italiano: “In questo anno altri premi internazionali sono stati riconosciuti a nostri maestri. Nei festival naturalmente si alternano sempre soddisfazioni e delusioni ma voglio ricordare i successi italiani e complimentarmi in particolare con Ennio Morricone, vincitore dell’Oscar per la colonna sonora”. Mattarella ha fatto riferimento al cinema come veicolo dell’immagine dell’Italia nel mondo. “Il cinema è stato ed è componente di primo piano del gusto e dello stile italiano: è giusto esserne orgogliosi, anche mentre affrontiamo i limiti e le difficoltà. Saper attrarre le produzioni estere e promuovere – insieme ai film italiani – anche le co-produzioni che utilizzano i nostri stabilimenti può contribuire a rilanciare le nostre immagini, le nostre città, le nostre bellezze, oltre a valorizzare le esperienze, e i tanti mestieri che le maestranze e gli artisti sanno svolgere con eccellenza”. Infine si è soffermato sui temi del ddl cinema, vero protagonista dei discorsi ufficiali: “Un piano di rilancio del cinema, com’è nelle ambizioni qui enunciate – ha detto Sergio Mattarella – ha bisogno di utilizzare diverse leve: le disponibilità finanziarie, l’accesso migliore ai servizi, i meccanismi fiscali automatici, gli aiuti per le opere degli esordienti e per i film sperimentali, il recupero delle sale storiche. Le risorse pubbliche sono limitate; e vanno utilizzate sempre con rigore e trasparenza. Tuttavia, vorrei che giungesse chiaro il messaggio che i risultati artistici, culturali, economici, di diffusione del cinema italiano ci stanno a cuore, e costituiscono un bene per l’intero Paese”.

Leggi la lista delle candidature 2016

18 Aprile 2016

David 2016

David 2016

60 anni di David di Donatello

Un libro, presentato nelle sale del Ministero dei Beni Culturali, racconta per immagini la storia del premio che coincide con la storia del cinema italiano, se non mondiale. Per presentarlo, accanto allo storico presidente Gian Luigi Rondi, anche Gina Lollobrigida, prima premiata con un Donatello nel ’57 per La donna più bella del mondo

David 2016

Gli incassi dei David

Buoni risultati per vincitori del David di Donatello tornati in sala, Perfetti sconosciuti e Lo chiamavano Jeeg Robot. "L'obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo scelto di diventare partner dell'Accademia dei David era esattamente questo: sostenere il miglior cinema italiano'', dichiara in una nota Andrea Scrosati, EVP Programming Sky

David 2016

ANAC: congratulazioni per successi del cinema italiano a David e Quinzaine

"L'Associazione Nazionale Autori Cinematografici - si legge in una nota -si congratula non solo con gli autori e i professionisti vincitori del David di Donatello, ma con tutti i finalisti del premio, per aver contribuito al successo del Cinema italiano. Tale successo è confermato dalla presenza di Marco Belllocchio, Paolo Virzì e Claudio Giovannesi, autori rappresentativi di tre diverse generazioni della nostra cinematografia, alla Quinzaine des Réalisateurs del prossimo Festival di Cannes. Nella diretta della cerimonia di premiazione effettuata da Sky è emersa in maniera inequivocabile la specificità e la pluralità dei linguaggi e dei generi cinematografici che sono gli elementi qualificanti che distinguono la settima arte dal resto dell'audiovisivo"

David 2016

Il mio David

Diario semiserio di una giovane giornalista alla 60ma edizione del premio. Che ha decisamente cambiato musica scegliendo uno stile da Oscar che privilegia l’intrattenimento al suo debutto in diretta Sky. Nessuna noia e molte sorprese, tra cui il premio a Ilenia Pastorelli e il berretto di Claudio Santamaria. E l'età media dei premiati è scesa vertiginosamente

Vince la commedia. Sette a sette per Jeeg Robot e Garrone

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