60 anni di David di Donatello

Un libro racconta per immagini la storia del premio. Per presentarlo, accanto allo storico presidente Gian Luigi Rondi, anche Gina Lollobrigida, prima premiata con un Donatello nel ’57


Nelle sale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali è stato presentato un racconto su carta per immagini che, dal 1956 all’anno in corso, narra la storia del premio David di Donatello, vanto nazionale riconosciuto nel mondo (Gregory Peck, per citare un illustre premiato straniero, ne ricevette uno nel ’63). “Sessanta anni sono lunghi, ci tenevo che fossero citati tutti quelli che avevano contribuito; ho raccontato un’altra volta quello che abbiamo fatto per il cinema”, così commenta paternamente Gian Luigi Rondi, accomodato accanto ad un’iconica Gina Lollobrigida, a cui fu consegnato uno dei primi David, come miglior attrice protagonista, per La donna più bella del mondo (Robert Z. Leonard, 1955). La signora Lollobrigida, con fermo entusiasmo e gratitudine, omaggia il cinema, mestiere e arte che non aveva immaginato quale destino della sua vita, riconoscendone invece l’appagamento, la bellezza, l’opportunità, ma anche l’essere un vivaio d’amicizia, come quella che la avvicina a Rondi, “consigliere” in occasioni di scelte discriminanti per la carriera che l’hanno poi resa, e la rendono tutt’ora, una diva “popolare, riconosciuta in tutto il mondo”.

Nell’occasione, Gina Lollobrigida ha ricevuto anche un premio speciale, il Taormina Art Award, accolto così: “non merito tanto amore, comunque sono felice”. Ma il premio non deve risultare disgiunto dal protagonista della presentazione, il volume dedicato al premio David di Donatello, perché, come anche ricorda Marina Cicogna, ha visto nel tempo la sua sede naturale proprio nella cittadina siciliana, dove nostalgicamente si rincorrono alcuni ricordi della produttrice. Per lei il David ricevuto per Un cittadino al di sopra di ogni sospetto (E.Petri, 1970) “forse ha avuto un significato anche maggiore dell’Oscar”. La sostiene Tiziana Rocca, che cura la produzione del volume, oltre ad essere general manager del Festival di Taormina, e che auspica di portare di nuovo il David in Sicilia: così, parlando di futuro, nell’occasione dei 60 anni del premio, gettando la prospettiva al prossimo decennale, 2026, chiosa, con concreta ironia, Gian Luigi Rondi: “tra 10 anni io non ci sarò, ma la cosa mi secca molto”.

Il libro, un’elegante brossura nera con dettagli bianco e oro, porta per mano nel tempo, per sei decenni (1956-2016), mostrando momenti memorabili ma anche immagini familiari, capaci così di conferirgli un valore non soltanto celebrativo e storico, come ha sottolineato anche Nicola Borrelli, direttore della DG Cinema del ministero, ma anche di scoperta e intimità: tra le molte e preziose fotografie, alcune particolari ritraggono una giovanissima Elena Sofia Ricci in bianco e nero, la stella del rock Ligabue che tiene stretta, e con fierezza, la statuetta tra le mani, oppure, ancora, Fabrizio Gifuni seduto sul divano, tra il David e il suo gatto, anche se questa non è l’unica immagine intima, casalinga, che possiamo osservare. Il che ci fa capire come il David non sia soltanto un vanto ma diventi un oggetto, seppur carico di valore cinematografico, che la persona riesce a far diventare strettamente personale, domestico, dunque in bilico tra mito e umano.  

Il libro, realizzato con il contributo del MiBACT, dell’Accademia del Cinema Italiano, della Agnus Dei Production, con Green Network, è edito da Electa e distribuito nelle librerie e presso bookstore online. 

Nicole Bianchi
07 Luglio 2016

David 2016

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Gli incassi dei David

Buoni risultati per vincitori del David di Donatello tornati in sala, Perfetti sconosciuti e Lo chiamavano Jeeg Robot. "L'obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo scelto di diventare partner dell'Accademia dei David era esattamente questo: sostenere il miglior cinema italiano'', dichiara in una nota Andrea Scrosati, EVP Programming Sky

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ANAC: congratulazioni per successi del cinema italiano a David e Quinzaine

"L'Associazione Nazionale Autori Cinematografici - si legge in una nota -si congratula non solo con gli autori e i professionisti vincitori del David di Donatello, ma con tutti i finalisti del premio, per aver contribuito al successo del Cinema italiano. Tale successo è confermato dalla presenza di Marco Belllocchio, Paolo Virzì e Claudio Giovannesi, autori rappresentativi di tre diverse generazioni della nostra cinematografia, alla Quinzaine des Réalisateurs del prossimo Festival di Cannes. Nella diretta della cerimonia di premiazione effettuata da Sky è emersa in maniera inequivocabile la specificità e la pluralità dei linguaggi e dei generi cinematografici che sono gli elementi qualificanti che distinguono la settima arte dal resto dell'audiovisivo"

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Il mio David

Diario semiserio di una giovane giornalista alla 60ma edizione del premio. Che ha decisamente cambiato musica scegliendo uno stile da Oscar che privilegia l’intrattenimento al suo debutto in diretta Sky. Nessuna noia e molte sorprese, tra cui il premio a Ilenia Pastorelli e il berretto di Claudio Santamaria. E l'età media dei premiati è scesa vertiginosamente

Vince la commedia. Sette a sette per Jeeg Robot e Garrone

Gli ascolti

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David targati Sky, gli ascolti

La serata dei David di Donatello 2016, la prima prodotta e trasmessa da Sky, con la conduzione di Alessandro Cattelan, è stata vista ieri in diretta dalle 21.10 su TV8 (canale 8 del digitale terrestre) e sui canali Sky da 712 mila spettatori medi complessivi con il 2.72% di share e 3 milioni 795 mila spettatori unici


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