I Coen aprono Berlino con Ave, Cesare! Italia in gara con Fuocoammare

Cast all-star di cui fanno parte George Clooney, Josh Brolin, Ralph Fiennes, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton e Channing Tatum per la pellicola ambientata negli anni '50


Ave, Cesare!, il nuovo film dei fratelli Joel e Ethan Coen, aprirà la 66ma edizione del Festival di Berlino l’11 febbraio. E’ la seconda volta che i registi americani inaugurano il festival dopo Il grinta nel 2011. Ave, Cesare! con un cast all-star di cui fanno parte George Clooney, Josh Brolin, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton e Channing Tatum, è ambientato durante l’età d’oro di Hollywood negli anni ’50. Racconta una sola giornata nella vita di un “fixer” (Brolin), cioè un addetto a risolvere problemi, che cerca di scoprire cosa è accaduto al divo Baird Whitlock (Clooney) scomparso nel bel mezzo delle riprese di un “peplum”, che si intitola appunto Hail Caesar. Il film è prodotto dai Coen con Tim Bevan e Eric Fellner della Mike Zoss Productions e con la Working Title Films. In Italia uscirà il 16 febbraio con Universal Pictures.

Al gala di inaugurazione prenderanno parte il ministro della Cultura e dei Media Monika Grütters, il sindaco di Berlino Michael Müller, la giuria guidata da Meryl Streep di cui fa parte anche Alba Rohrwacher, il direttore del Festival Dieter Kosslick. La cerimonia inizierà alle 19,30 al Berlinale Palast: l’evento sarà visibile sul sito www.berlinale.de.

L’Italia è in gara per l’Orso d’oro con Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Storicamente, nonostante la forte presenza italiana negli anni al festival, i riconoscimenti per il nostro cinema non sono stati molti. Negli ultimi sei anni Paolo e Vittorio Taviani hanno vinto l’Orso d’oro  con Cesare deve morire (2012), vincitore anche del Premio Giuria Ecumenica. In passato a ottenere l’ambito riconoscimento sono stati: nel 1961 Michelangelo Antonioni con La notte, nel 1963 Gian Luigi Polidoro con Il Diavolo, condiviso ex aequo con il giapponese Bushido di Tadashi Imai, nel 1971 Vittorio De Sica con Il giardino dei Finzi-Contini, nel 1972 Pier Paolo Pasolini con I racconti di Canterbury e nel 1991 Marco Ferreri con La casa del sorriso. Dal 2010 al 2015 l’Italia ha ottenuto però alcuni premi collaterali: La bocca del lupo (Premio Caligari, Teddy Miglior Documentario), Diaz (Premio del Pubblico – Panorama) e Il gesto delle mani (Premio Fipresci). A Isabella Rossellini, inoltre, è stato conferito nel 2013 il premio alla carriera Berlinale Camera, riconoscimento assegnato anche a Carlo Petrini nel 2015.

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