25 morti, 16 dispersi, 150mila persone rimaste senza abitazione, decine se non centinaia di miliardi di dollari di danno. Questi sono i numeri provvisori di una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo di Hollywood. Cifre che sono destinate ad aumentare, visto che gli incendi che da giorni assediano Los Angeles sono ancora lontani dall’essere sconfitti. In questa situazione senza precedenti, tra tutti i rinvii e le cancellazioni di eventi e celebrazioni varie, la buona notizia è che le produzioni cinematografiche non hanno particolarmente risentito dei danni.
Solo due le produzioni filmiche ad avere subito battute di arresto per gli incendi di Los Angeles: le riprese del terzo capitolo di Avatar, guarda caso intitolato Avatar: Fire and Ash, e quelle del remake di The Hand that Rocks the Cradle (La mano sulla culla) – entrambi prodotti da 20th Century di proprietà Disney. “Fuoco e cenere” su James Cameron e il suo ambizioso film, dunque, ma fortunatamente lo stop alle produzioni sarebbe solo temporaneo e non dovrebbe impattare particolarmente la realizzazione dei film e la loro uscita.
Questo è anche perché la maggior parte delle produzioni di film ‘live action’ non sono girate a Los Angeles a causa dei costi esorbitanti rispetto ad altre ‘location’ che offrono incentivi fiscali come Georgia, New York, New Jersey e New Mexico negli Usa e all’estero stati come la Gran Bretagna e l’Australia. Universal, Sony, Lionsgate, Legendary Entertainment, Netflix, Prime Video di Amazon, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount e Warner Bros. non avevano film in produzione a Los Angeles la scorsa settimana. La Disney a sua volta ha visto solo una lieve pioggia di cenere cadere sul suo quartier generale di Burbank mentre Pixar e Lucasfilm sono basati nella California settentrionale. La Sony è a Culver City, lontana dai luoghi dei roghi; Paramount e Netflix sono a Hollywood, una quarantina di miglia dagli incendi Palisades e Eaton mentre gli studi Universal e Warner nella San Fernando Valley sono rimasti indenni dalle fiamme.
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