Harrison Ford, Omar Sy e il cane Buck “diretti da Dragon Trainer”

Il richiamo della foresta, dal regista di Dragon Trainer e con Harrison Ford, dal 20 febbraio


Una ventina di adattamenti, tra radio, televisione, anime giapponesi e cinema: Il richiamo della foresta diretto da Chris Sanders è la quarta storia da grande schermo – la prima fu nel 1908 con un cortometraggio muto, dopo l’esordio letterario di quattro anni prima: questa versione in uscita viene considerata anche remake del film del ‘35 con Clark Gable. 

Qui è invece Harrison Ford (John Thorton), affiancato da un cast che annovera anche Omar Sy (Perrault), ad essere protagonista con Buck, quattro zampe dalla grande anima, il cui trasferimento dalla Santa Clara Valley californiana al selvaggio Yucon canadese, nel periodo della Corsa all’oro nel Klondike di fine ‘800, sconvolge la tranquilla quotidianità dell’animale: un cambiamento radicale che si definisce poi come l’opportunità per la scoperta del proprio posto nel mondo. Più che nel romanzo, anche in questa versione l’uomo solitario ha maggior protagonismo, con baricentro l’animo del buddy movie, genere che vive per sua natura sulle sfumature del sentimento amicale. 

Il richiamo della foresta del regista di Dragon Trainer (2010) e Lilo & Stitch (2002) – che qui lascia l’animazione pura e esordisce alla direzione di persone e animali dal vero – è un’opera non solo iconica da un punto di vista letterario, ormai caposaldo nel genere del romanzo di formazione, ma anche creativamente e produttivamente si tratta di un film con una densità significativa: sceneggiato da Michael Green (Assassinio sull’Orient Express, Blade Runner 2049) e co-prodotto da e James Mangold (Le Mans ‘66 – La Grande Sfida), questo adattamento si presenta in tecnica mista – live action e animazione – con un tocco d’avanguardia tecnologica che mette in scena, per Buck, un modello 3D basato sul cane dello stesso regista, incrocio tra San Bernardo e Collie scozzese, precisamente come descritto da Jack London nel romanzo tradotto in una cinquantina di lingue e, in generale, l’estetica tecnologica del film si concentra soprattutto sul fotorealismo degli animali, autentico motore emozionale di questa storia cinematografica.   

Il richiamo della foresta esce il 20 febbraio con The Walt Disney Company Italia. 

Nicole Bianchi
15 Febbraio 2020

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