Dominano gli anni ’80 dei giocattoli e dei cartoni animati in sala, con il reboot dei Power Rangers e quello dei Puffi
Dopo il coming-out di Letonte in La Bella e la Bestia, anche il reboot dei Power Rangers di Dean Israelite, in arrivo nelle sale italiane il 6 aprile (con un anteprima a Cartoons on the bay) affronta, sebbene con un lievissimo accenno, le tematiche LGBT. Tra i cinque protagonisti infatti appare il primo supereroe gay di una produzione mainstream: la Yellow Ranger Trini interpretata da Becky G. Insomma, anche il pop comincia a rendersi conto che ci sono molti sessi, tanto che nella decima stagione della serie, che debutterà sulla BBC il 15 aprile, Bill Potts (Pearl Mackie), la nuova compagna di viaggio del 'dottore' (Peter Capaldi) che esplora dimensioni, epoche e pianeti, vivrà apertamente il suo essere lesbica, senza dimenticare Sulu in Star Trek: Beyond
In sala dal 6 aprile the_startup di Alessandro D’Alatri, vera storia di Matteo Achilli, fondatore di Egomnia, un social network di successo che calcola il merito di chiunque sia in cerca di lavoro sulla base di un algoritmo mettendolo in contatto con le aziende che potrebbero rappresentare il suo futuro. Presente in conferenza il vero Achilli: “Mi piace il messaggio del film – dice – non rappresentano un genio alla Steve Jobs, ma un ragazzo normale in cui tutti si possono riconoscere”
Sono loro le vere protagoniste del nuovo film di Stefano Incerti, La parrucchiera, nei cinema dal 6 aprile. Una pellicola colorata e travolgente che mostra una Napoli disincantata e caleidoscopica, in cui la morsa della precarietà non si trasforma nel cliché criminale cui siamo abituati, ma rivela le fantasiose risorse di un’umanità femminile combattiva, che affronta con vitale levità le difficoltà, nonostante quella, tutta partenopea, malinconia di fondo
E’ Cristina D’Avena a presentare il cartoon 3D I Puffi – Viaggio nella foresta segreta. Non solo canta una nuova versione della storica sigla ma doppia anche un misterioso personaggio. Non manca il ricordo dell’amico Cino Tortorella: “sembrava anche lui un puffo in quel vestito blu. Ora farà lo Zecchino d’oro da lassù”
Il campione di incassi annunciato del weekend è certamente il Ghost in the Shell interpretato da Scarlett Johansson, ma comunque l’offerta in sala è ricca. Ci sono la commedia amara 17 anni (e come uscirne vivi), e, sulle analoghe tematiche della crescita e dell’adolescenza, anche Classe Z di Guido Chiesa. Poi il thriller etnico Dall’altra parte del croato Zrinko Ogresta, Il permesso – 48 ore fuori, dramma poliziesco con Claudio Amendola (anche regista) e Luca Argentero, Il viaggio di Nick Hamm, road movie sulla malattia, la commedia per ragazzi La mia famiglia a soqquadro, quella di Max Croci con Ambra Angiolini La verità, vi spiego, sull’amore, il thriller spagnolo La vendetta di un uomo tranquillo, il tedesco The most beautiful day – Il giorno più bello, l’islandese Virgin Mountain e infine Per un figlio, coproduzione tra Italia e Sri Lanka
Arriva Ghost in the Shell, il film di fantascienza di Rupert Sanders con protagonista Scarlett Johansson tratto da un manga (poi diventato anime, e poi serie animata) di Masamune Shirow, culto degli anni ’90. Alle accuse di ‘whitewashing’ (ovvero il cambio di etnia del personaggio principale, asiatica nell’originale) il film risponde appoggiandosi sul tema dell’individualità e della reincarnazione, anche in senso metacinematografico: a qualificare un individuo è il suo ‘ghost’, lo spirito, e non lo ‘shell’ in cui si trova. Che abbia gli occhi a mandorla o no, è secondario
Esce con Tucker film il 6 aprile il film Libere, disobbedienti, innamorate di Msyaloun Hamoud (titolo internazionale, decisamente più adatto, In beetween, ovvero ‘in mezzo’). Vincitore del NETPAC Award a Toronto, dello youth Jury Award a San Sebastian e del premio miglio debutto a Haifa, racconta uno spaccato di vita femminile 'borghese' a Tel Aviv, in bilico tra la necessità di trovare sé stesse e una società poco propensa ad abbandonare le tradizioni – al di là dell’appartenenza religiosa – anche quando si vorrebbe porre come liberale e moderna
Claudio Amendola dirige la sua opera seconda, Il permesso – 48 ore fuori, dalla sceneggiatura di De Cataldo e Jannone, con Luca Argentero, prodotto da Claudio Bonivento. Esce il 30 marzo Dopo il terreno comune di Suburra, Amendola che De Cataldo inventano per il grande schermo una storia che lo stesso sceneggiatore definisce di “riscatto e perdizione”, una storia di quattro essere umani che, per un permesso concesso dal carcere, hanno l’occasione di poter tornare alla luce del sole per due giorni, spiraglio di vita che fa fare a ciascuno i conti con il passato, con l’esperienza maturata in carcere, alla ricerca di un futuro che, in qualche caso, finisce ancor prima di tornare dietro le sbarre
In sala la pellicola distribuita da Nomad Film Distribution campione in Germania con 15 milioni di euro
Dopo la presentazione alla 73. Mostra del Cinema di Venezia inizia il tour nelle sale di Assalto al cielo di Francesco Munzi, un film costruito esclusivamente con materiale documentario di archivio che racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi tra il 1967 e il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione.
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Esce il 30 marzo in 30 copie con Europictures la commedia per ragazzi La mia famiglia a soqquadro di Max Nardari. Martino è un bambino di 11 anni che, arrivato nel nuovo mondo della scuola media, si trova di fronte ad una realtà inaspettata: i suoi genitori non sono separati! È l’unico della classe ad avere ancora i genitori insieme… Pian piano inizia ad invidiare ai compagni i sontuosi viaggi, le vacanze e i regali ricevuti dai genitori e dai loro rispettivi nuovi partner che fanno a gara per accaparrarsi l’affetto dei figli. Da qui scatta in lui l’idea diabolica: far separare i suoi. Nel cast, tra gli altri, Eleonora Giorgi
Studenti e professori hanno visto insieme ai giornalisti Classe Z di Guido Chiesa. Una scelta inedita, organizzata con Alice nella città, e giustificata dai temi: la difficoltà di essere allievi oggi, in un mondo più virtuale che reale, e dove sono saltati quasi tutti i modelli educativi tradizionali. Un film che strizza volutamente l'occhio ai ragazzi e infastidisce i docenti, che si sentono messi alla berlina. In sala dal 30 marzo con Medusa
Ampio il panorama cinematografico del fine settimana con un paio di titoli già in sala (i bei documentari Il pugile del Duce E di Tony Saccucci e Pino Daniele: il tempo resterà di Giorgio Verdelli, e anche il formidabile docu-film di Raul Peck I am not your negro). Arriva poi l'osannato Elle di Paul Verhoeven con Isabelle Huppert
Sono passati più di vent’anni, ma il conflitto jogoslavo si porta ancora dietro molti strascichi. Il regista croato Zrinko Ogresta si interroga sul perdono e i sensi di colpa nel film Dall’altra parte, visto a Berlino nel 2016, in concorso al 28esimo Trieste Film Festival e ora in uscita con Club Ciné dopo un’anteprima nazionale all'Apollo 11 di Roma. E’ un thriller psicologico in cui le colpe dei genitori ricadono sui figli, con un’accurata orchestrazione a gestire le parole e i silenzi, e un colpo di scena inaspettato nel finale, che avvicina questo dramma post-bellico al genere ‘giallo’. A Berlino il film ha conquistato una menzione speciale Europa Cinemas ed è stato il candidato della Croazia agli Oscar 2017, nella categoria “miglior film straniero
Piccoli crimini coniugali, interpretato da Margherita Buy e Sergio Castellitto, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di successo, dell’autore francese Eric-Emmanuel Schmitt, esce in sala il 6 aprile, distribuito da Koch Media. Per Castellitto, il film rappresenta “l’amore ai tempi del rancore, del rimpianto. Noi siamo stati gli attori giusti perché non abbiamo rinunciato al gelo, ma nemmeno un po’ all’umano disgelo. È un gioco di rimbalzi, di atteggiamenti ancestrali tra maschile e femminile. Sono due reduci del loro stesso amore, in una casa mausoleo, una tomba dell’amore, in cui forse non c’è un esterno”
La tartaruga rossa di Michaël Dudok de Witn distribuito da BIM a partire dal 27 marzon è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: "Michaël Dudok de Wit orchestra un miracolo artistico e produttivo, un'opera prima che nasce dallo sforzo congiunto della Nouvelle Vague animata francese e del nipponico Studio Ghibli"
Si potrebbe definire un mix tra Alien e Gravity il film Life – Non oltrepassare il limite, in sala con Warner. Diretto da di Daniel Espinosa, è un thriller horror con alieno ambientato in una stazione spaziale internazionale, interpretato , tra gli altri, da Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson e Ryan Reynolds. Per presentarlo si è scelto di realizzare un’anteprima – evento all’Agenzia Spaziale Italiana A.S.I., dove hanno preso la parola il portavoce del presidente Andrea Zanini, Barbara Negri, responsabile Esplorazione dell’Universo, Gabriele Mascetti, responsabile Volo Umano e Stazione spaziale Internazionale e, in collegamento da Houston, Paolo Nespoli, Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e Capitano Pilota dell’Aeronautica Militare, protagonista della missione VITA, che lo vedrà prossimamente sulla Stazione Spaziale internazionale (Iss)
Cita a sorpresa Matteo Garrone e il suo Gomorra lo spagnolo Raul Arévalo, regista esordiente con il revenge movie d'autore La vendetta di un uomo tranquillo, nelle sale italiane dal 30 marzo con Bim. Un'opera prima che ha fatto incetta di Goya (il massimo premio spagnolo) con quattro riconoscimenti: miglior film, miglior regista esordiente, migliore sceneggiatura originale e miglior attore non protagonista. Mentre alla Mostra di Venezia, dove aveva debuttato in Orizzonti era stata premiata la protagonista femminile, Ruth Diaz
"Un’appassionante controstoria degli Usa dal punto di vista degli afroamericani" così inizia la motivazione con la quale il film di Raoul Peck è stato designato Film della Critica dal SNCCI
“Non è un film solo sul calcio e sulla Roma, ma soprattutto una storia d’amicizia la cui cornice è il calcio che mette insieme i quattro protagonisti tifosi della Roma, squadra romantica perché ad ogni delusione te ne innamori sempre più”, Roberto Capucci sintetizza così il suo debutto alla regia, Ovunque tu sarai, in sala il 6 aprile. Un road movie con Primo Reggiani, Ricky Memphis, Francesco Apolloni e Francesco Montanari in viaggio verso lo stadio Madrid per la trasferta della loro squadra del cuore
Dall’attenzione di cronaca e critiche sulla stampa italiana, ai servizi di Times, CNN e stampa iberica. Da oggi nelle sale italiane Il pugile del Duce, film d’esordio di Tony Saccucci prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, che riscopre una storia misconosciuta e straordinaria, quella di Leone Jacovacci: un pugile tecnicamente perfetto, agile, intelligente e potente. Aveva un solo problema: era un italiano nero
La commedia La verità, vi spiego, sull'amore, firmata da Max Croci e tratta dal blog e libro di Enrica Tesio, mette in scena la quotidianità forsennata di Dora (Ambra Angiolini), divisa tra gli impegni del lavoro e della famiglia e disorientata dall'improvvisa rottura con il compagno (Massimo Poggio) dopo sette anni. Ogni giorno Dora si confronta con la fine del suo amore ma anche con la vita, molto diversa, della sua amica Sara (Carolina Crescentini), che ama "fare serata" e si è infatuata di un bidello-poeta (Edoardo Pesce)
Nelle sale dal 23 marzo Non è un Paese per giovani, il nuovo film di Giovanni Veronesi con Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo e Sara Serraiocco, che racconta quei tanti ragazzi che ogni anno lasciano l'Italia per trovare altrove il posto in cui realizzarsi. "È un lento ma inesorabile esodo che porterà alla mancanza di tasselli fondamentali in alcune generazioni del futuro", sottolinea il regista che per il film si è ispirato alla trasmissione radiofonica che conduce quotidianamente su Radio 2