European Discovery 2017-Prix Fipresci, la cinquina

Tra i finalisti del premio dedicato ai registi esordienti europei anche l'italiano Ronny Trocker (bolzanese) con 'The Eremites', presentato a Venezia 73 nella sezione “Orizzonti"


La European Film Academy ha annunciato le cinque opere prime finaliste dell’European Discovery 2017–Prix Fipresci, il premio assegnato annualmente nell’ambito degli European Film Awards a un regista europeo al suo esordio in un lungometraggio di finzione.
Di seguito i titoli finalisti tra cui l’opera The Eremites (Die Einsiedler) del regista bolzanese Ronny Trockercoprodotto da Austria e Germania, presentato a Venezia 73 nella sezione “Orizzonti”. Il film racconta la vita di una famiglia di contadini altoatesini. Albert, il figlio poco più che trentenne di Rudl e Marianne, va a lavorare in una cava a valle su consiglio della madre, la quale gli nasconde la morte improvvisa del padre per non richiamare il figlio tra le montagne, condannandolo all’isolamento. 

Bloody Milk (Petit Paysan) del francese Hubert Charuel, scritto dal regista e da Claude Le Pape, prodotto da Stephanie Bermann e Alexis Dulguerian, è stato presentato alla Settimana della Critica di Cannes 70. Il film è ambientato nelle campagne d’oltralpe e affronta uno dei temi più cari al cinema francese, la vita contadina e la sua caricatura, da un punto di vista privilegiato, perché il regista è figlio di allevatori. Come il protagonista del suo film, un giovane che trascorre 24 ore al giorno al servizio delle sue mucche, con cui ha creato un rapporto di empatia e di consapevole sfruttamento, mentre i suoi coetanei, sullo sfondo, si incontrano, fanno festa, scoprono la vita adulta.

Godless (Berzog) della regista bulgara Ralitza Petrova, co-prodotto da Bulgaria, Danimarca e Francia, racconta la storia di un’infermiera coinvolta nei furti di identità, a scapito di pazienti malati e non coscienti, dipendente dalla morfina e divisa tra il senso di colpa e il desiderio di arricchirsi. Il film è stato presentato nella sezione “Discovery” al Toronto International Film Festival del 2016, ha vinto il Pardo d’oro come miglior film e il premio come migliore interpretazione femminile al Festival di Locarno dell’anno scorso.

Lady Macbeth del regista William Oldroydprodotto da Fodhla Cronin O’Reilly (Gran Bretagna), ci porta nella campagne inglesi del 1865, con un noir basato sul racconto “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk” dello scrittore russo Nikolaj Leskov. Il film, che ripercorre le vicende di amore e morte di una famiglia nobile del countryside, è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2016.

Summer 1993 (Estiu 1993) della regista spagnola Carla Simón, prodotto da Valérie Delpierre, Stefan Schmitz e Maria Zamora, è stato candidato dalla Spagna come miglior film in lingua straniera alla 90ma edizione degli Oscar e ha vinto come Miglior Primo Lungometraggio al Festival di Berlino 67. Nel film, Frida, una bambina di 6 anni, si trova improvvisamente sola per la morte di entrambi i genitori di Aids e durante l’estate si trasferisce dai suoi zii in campagna, dove impara ad amare la sua nuova famiglia e ad accettare le sue perdite.

Le nomination di quest’anno sono state decise da un comitato composto da Angeles González-Sinde (Spagna), Mihai Chirilov (Romania), Isabelle Danel (Francia), Robbie Eskiel (Grecia) e Michael Pattison (Gran Bretagna) in rappresentanza della Fipresci, la Federazione Internazionale dei Critici Cinematografici.
I film della cinquina saranno sottoposti al giudizio degli oltre 3mila membri dell’EFA che decreteranno il vincitore e lo premieranno il 9 dicembre a Berlino, durante la cerimonia di premiazione degli European Film Awards.   

20 Ottobre 2017

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