‘Da sempre’: rapporto tra una città e il Corpus Domini

Inizia un percorso in sale selezionate l’interessante – e a suo modo spettacolare – docu film Da sempre di Giovanni Bufalini, che mette in scena il racconto di come nella tradizione di fede, arte e cultura si possa costruire una rinascita.

L’evento identitario del Corpus Domini, il Miracolo Eucaristico con il Corteo Storico più antico d’Italia che per una volta l’anno unisce una città storicamente in conflitto. Negli anni in cui – evento senza precedenti – il Corteo Storico di Orvieto non è potuto uscire a causa della pandemia, il regista, coordinatore della sezione audiovisivi e docente di regia e sceneggiatura della Fondazione per il Centro Studi Città di Orvieto,  ha voluto raccontare un periodo difficile senza alcuna retorica, attraverso questa potente metafora.

Stefano Chiodaroli, il protagonista del film, sfila nel 2019 prima che cambiasse il mondo. In parallelo, nel 1263, è lui il Messere che scorta assieme al Vescovo le Sacre Reliquie del Miracolo da Bolsena a Orvieto, mentre un oscuro Mendicante li perseguita e cerca di farli desistere.

“Sullo sfondo della pestilenza di allora richiamo a quella odierna – dice Bufalini – sono andato incontrare i personaggi della storia con i repertori storici che uniscono ‘da sempre’. Il film è prodotto in modalità partecipata, l’intera comunità si è unita a supporto creativo e produttivo. Una grande dichiarazione d’amore della città di Orvieto, della sua millenaria bellezza e anche delle sue contraddizioni stemperate con un po’ di sana ironia, per non prendersi mai troppo sul serio.

Questa dovrebbe essere l’Indipendenza,  quella vera. In maniera altrettanto indipendente stiamo dunque uscendo nei cinema umbri, per iniziare a Orvieto e circondario, e porteremo poi il film a Roma, Milano e in altre sale selezionate d’Italia che ci vorranno ospitare, anche nei festival internazionali. Vedremo poi se troveremo anche la naturale collocazione nelle piattaforme TV per un docu-film come questo. Non escludo nemmeno l’uscita in home video da mettere sullo scaffale per i vecchi appassionati come me”.

“Racconto delle storie prevalentemente alla maniera narrativa – aggiunge poi sul suo stile, particolarmente ricco di suggestioni – persino quando realizzo commercial o videoclip musicali, perché è sempre stata quella che preferisco nei miei registi di riferimento. Il realismo magico trovo sia la maniera migliore per rendere i sogni credibili ed ottenere l’immedesimazione prima anche nei non-attori, con i quali spesso mi piace lavorare, e negli spettatori poi. Quelli disposti almeno a credere nelle favole all’interno della realtà. E così continuerò a fare: ho appena finito di scrivere la sceneggiatura di un film che mi piacerebbe molto mettere in scena come prossimo, ma ho capito in questi primi vent’anni di percorso professionale che difficilmente sono le cose che vuoi quelle ad essere realizzate per prime. Nel frattempo, la vita cammina e succedono altre cose a prescindere. Bisogna essere pronti e restare in sella”.

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