Una rassegna per rendere omaggio a uno dei registi più iconici e audaci del cinema contemporaneo.
Con uno stile unico e un’attenzione particolare alla rappresentazione della complessità umana, infatti, Pedro Almodóvar ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico internazionale. Tra i temi centrali delle sue opere, il corpo riveste un ruolo fondamentale, diventa uno strumento narrativo attraverso il quale esplorare i desideri, le relazioni e le identità.
Con Kika – Un corpo in prestito (1993) Almodóvar mette in scena un’opera carica di provocazione, dove i corpi dei personaggi diventano oggetto di desiderio, manipolazione e trasgressione. Il corpo diventa una metafora della società contemporanea, con le sue ossessioni e le sue perversioni.
Marisa Paredes in ‘Il fiore del mio segreto’. © Jean-Marie Leroy, El Deseo
In “Il fiore del mio segreto” (1995), Almodóvar affronta il tema del corpo in modo più intimo e delicato: la protagonista Leo – un’immensa Marisa Paredes – si trova a confrontarsi con il suo corpo e con la sua identità in un viaggio interiore che la porta a riscoprire se stessa e a liberarsi dalle convenzioni che la soffocano.
Oscar® per la migliore sceneggiatura originale e Golden Globe per il miglior film straniero in Parla con lei (2002) il corpo diventa il confine tra la vita e la morte, ma anche il mezzo attraverso il quale esprimere amore, desiderio e intimità. Almodóvar esplora la fragilità e la forza del corpo umano, la sua capacità di connessione e di comunicazione anche al di là delle parole.
Gael Garcia Bernal in ‘La mala educatión’. © Diego López Calvín, El Deseo
In La mala educación (2004) – con un grande Gael Garcia Bernal – si intrecciano storie di passione, violenza e perdono, in cui i corpi dei personaggi sono prigionieri dei loro desideri più oscuri e delle loro esperienze traumatiche. Almodóvar esplora la vulnerabilità dei corpi di fronte al potere e alla manipolazione. La mala educación ha vinto il BAFTA come miglior film straniero e ha ottenuto una nomination agli Oscar® per la migliore sceneggiatura.
Carmen Maura e Penelope Cruz in ‘Volver’ © El Deseo 2005
Con Volver (2006) Almodóvar esplora il tema della maternità, della morte e della rinascita attraverso il corpo delle donne, che diventa il luogo della vita e della morte, della sofferenza e della resilienza. I corpi femminili sono fonte di forza e di saggezza, di gioia e di dolore. Premio per la migliore interpretazione femminile al cast del film al Festival di Cannes: Penélope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas, Chus Lampreave, Yohana Cobo, Blanca Portillo. Penelope Cruz ha ottenuto anche la nomination agli Oscar®.
Per ciascuno dei cinque film è stato realizzato un nuovo poster, in cui campeggiano orgogliosi e fragili i volti dei protagonisti, con i loro sguardi intensi e carichi di tutte le emozioni da cui sono attraversati: Victoria Abril, Marisa Paredes, Rosario Flores, Gael García Bernal, Penelope Cruz.
Partendo dai materiali in alta definizione resi disponibili da Newen Connect, inoltre, è stato realizzato questo trailer per la rassegna in cui, film dopo film, si alternano le scene più iconiche di ognuna delle cinque opere.
La rassegna Almodóvar – Corpi in prestito è distribuita in sala da CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and Hippo.
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