Christian Roberto, nato e cresciuto a Messina, a 10 anni si è trasferito a Roma con la sua famiglia. Oggi, a soli 22 anni, ha già un percorso artistico ben definito. Nel mondo dello spettacolo ha debuttato, per puro caso, a 7 anni nel programma televisivo Italia’s Got Talent, vestendo i panni del suo mito Michael Jackson. Per la sua grande energia e determinazione, nonostante la giovanissima età, lì fu notato da un’agenzia di cinema di Roma e da quel momento ha iniziato a fare provini tra tv, cinema e teatro.
L’attore ha da poco concluso il tour teatrale di Mare fuori-Il musical, con la regia di Alessandro Siani, dove interpreta ‘o Chiattillo, ruolo che riprenderà in autunno. Il 23 maggio, per la Giornata della legalità, lo vedremo, invece, su Rai 1 in prima serata in Mascaria (che in siciliano significa tingere con il carbone e lasciare un segno indelebile, ossia calunniare), film diretto da Isabella Leoni e ispirato a una storia vera su un costruttore, interpretato da Fabrizio Ferracane, che a seguito di una denuncia, viene delegittimato moralmente dai suoi avversari subendo per questo l’abbandono sociale, economico e istituzionale.
Christian, chi è Riccardo, che interpreti in Mascaria, presentato in anteprima in Senato, e giovedì sera in onda su Rai 1?
È il figlio maggiore di un imprenditore, Pietro Ferrara, che si ribella alla mafia. Il ragazzo non capisce la gravità della cosa perché pensa alla sua vita spensierata tra scuola, amici e fidanzatina. Crescendo, invece, viene investito anche lui da una responsabilità lavorativa e familiare. E così crescerà pure il loro rapportato a livello umano.
Qual è stata la sfida più grande?
Sicuramente interpretare il personaggio in due fasi diverse della sua vita. La mattina giravo le scene da adulto, con la barbetta, e poi nel pomeriggio mi sbarbavano e interpretavo Riccardo in versione sedicenne. Ho lavorato cercando di cambiare l’intenzione e lo sguardo del personaggio, in base alla sua età. Nella fase più adulta della sua vita Riccardo era molto più deciso e consapevole, nell’altra un ragazzino con la testa da un’altra parte.
Questo è un film che racconta un tema come la legalità molto importante e che può parlare anche ai giovani.
Me lo auguro. Da siciliano mi rendo conto quanto nella mia terra queste tematiche siano molto più sentite, mentre a Roma di meno. Mi auguro che questo film possa fare anche il giro delle scuole per far conoscere una realtà ancora tristemente presente nella mia terra. Mi auguro che anche la mia presenza, da attore giovane, spinga le nuove generazioni già a guardarlo in tv.
Tu hai iniziato con la danza e non con la recitazione.
Da bambino vedevo i cartoni animati e i video di Michael Jackson. Sognavo di diventare come lui, di cantare e danzare su un palcoscenico circondato da ballerini. Ho iniziato a studiare danza, una passione che mi ha trasmesso il mio papà. Poi ho partecipato un po’ per caso a Italia’s Got Talent, interpretando il mio idolo, e lì sono stato notato da un’agenzia di cinema e da lì è iniziato il mio percorso nel mondo dello spettacolo.
Iniziando così piccolo questo mestiere, hai mai pensato di aver perso un po’ della spensieratezza della tua età?
Io l’ho sempre preso come un gioco fino ai 18 anni. I miei amici giocavano ai videogiochi, mentre io non vedevo l’ora di andare sul set. Non l’ho mai sentito come un peso, amavo farlo con grande divertimento. Sono andato a scuola, ho studiato, e ho fatto quello che mi piaceva fare. Ho avuto tempo anche per la spensieratezza. Poi con la maggiore età l’ho fatto diventare un lavoro.
Hai da poco finito la tournée di Mare fuori-Il musical, che riprenderà a ottobre. Che esperienza è stata?
La cosa più bella che mi ha dato questo spettacolo sono stati il legame e l’amicizia che si sono creati con questo gruppo di ragazzi. Non vedo l’ora di iniziare la seconda tournée per condividere nuovamente il palco con loro.
È anche cresciuta la tua popolarità grazie a questo spettacolo.
Sicuramente l’affetto del del pubblico conta in questo mestiere, ma soprattutto riuscire a creare rapporti veri e umani. Devo dire che non ho mai visto un successo così grande di pubblico a teatro. Mare fuori è riuscito a portare a teatro tantissime persone, soprattutto tanti ragazzi. È stupendo vedere le sale piene di giovani. Abbiamo fatto 62 date, 60 sold out.
È stata un’occasione anche per continuare a mettere insieme recitazione, ballo e canto.
Sono felice di questo percorso. Ho avuto la fortuna di fare in passato i musical Mamma Mia! e Billy Elliot, quest’ultimo prima come co-protagonista, vincendo anche un premio, e poi come Billy. Mi sono rivisto molto in lui. Anche io ero un ragazzino che voleva studiare danza, venendo considerato diverso. In Sicilia era scontato per un maschio fare il calciatore. Allora eravamo solo in due al corso di danza, oggi ci sono molti più ragazzi che studiano questa disciplina.
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