Berlusconi: da Telemilano a Medusa, il Cavaliere che ha cambiato cinema e tv

La morte di Silvio Berlusconi all’età di 86 anni sta risuonando anche, ovviamente, per il ruolo cruciale che ha avuto nell’evoluzione in Italia del sistema mediatico e dell’audiovisivo


La morte di Silvio Berlusconi all’età di 86 anni sta risuonando in tutto il globo per l’impatto che il Cavaliere ha avuto nel mondo dell’imprenditoria, della politica e dello sport e anche, ovviamente, per il ruolo cruciale che ha avuto nell’evoluzione in Italia del sistema mediatico e dell’audiovisivo.

Senza Berlusconi, infatti, la storia della televisione italiana sarebbe stata senz’altro molto diversa da quando, dopo i primi successi nell’edilizia, nel 1976 Berlusconi rileva Telemilano, che diventerà successivamente Canale 5, assumendo la forma di rete televisiva a livello nazionale con l’aggiunta negli anni di canali Italia 1 e Rete 4. Si rivelerà presto la prima alternativa al monopolio della Rai, una vera e propria rivoluzione commerciale e culturale che porterà in Italia i concetti di spot, di televisione commerciale e via cavo. Emblematico l’esempio della serie cult Dallas, i cui diritti vengono acquisiti nel 1981 da Canale 5 dando il via a quella che sarà la prima “guerra all’audience” contro la Rai.Una sfida aperta che procede ininterrotta da oltre 40 anni. 

L’approdo nel mondo del cinema avviene con l’acquisizione da parte di Fininvest e successivamente di Mediaset, di Medusa, società leader nell’ambito della produzione e della distribuzione cinematografica, che ha portato in Italia alcuni dei più grandi cult moderni come Le iene, opera prima di Quentin Tarantino, Il corvo, Stargate, Basic Instinct, la saga di Nightmare e tantissimi altri. A Medusa sono legati anche alcuni dei più importanti maestri della comicità come Carlo Verdone, Leonardo Pieraccioni, Carlo Vanzina e, soprattutto, il trio Aldo Giovanni e Giacomo, lanciato dai programmi della Gialappa’s band proprio su Mediaset prima di approdare sul grande schermo.

Entrato di diritto nei libri di storia come imprenditore e politico, Silvio Berlusconi farà parte anche di quelli di cinema, grazie a una grande quantità di opere audiovisive che lo raccontano. In televisione, dopo un’apparizione nella serie animata cult South Park, è stato un personaggio fondamentale delle serie 1992, 1993, 1994 dirette da Giuseppe Gagliardi. Tra i tanti documentari, ricordiamo Videocracy di Eric Gandini, Viva Zapatero! e Draquila di Sabina Guzzanti, Silvio Forever di Roberto Faenza e Filippo Macelloni, e Belluscone – Una storia siciliana di Franco Maresco. Tra i film di finzione non si possono non citare i grandi successi de Il caimano di Nanni Moretti e, soprattutto, Loro, film in due parti del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Vincitore di 5 Nastri d’argento e di due David di Donatello, Loro è, per il momento, l’unico film incentrato interamente su Silvio Berlusconi, interpretato da un grande Toni Servillo, ma non è difficile immaginare che l’eredità culturale del Cavaliere continuerà a influenzare il cinema e la televisione del nostro paese, di cui è stato per decenni il primo e più influente rappresentante nel mondo.

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12 Giugno 2023

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