Autori e produttori di animazione italiana vs Agcom e Disney

La protesta dopo la decisione di Agcom di esonerare Disney dall'obbligo di legge di investire nella produzione di "opere europee di produttori indipendenti e opere di espressione originale italiana


Autori e produttori di animazione made in Italy protestano dopo la decisione di Agcom di esonerare la Disney dall’obbligo di legge di investire il 10% dei suoi introiti netti annui nella produzione di “opere europee di produttori indipendenti e opere cinematografiche di espressione originale italiana”.
La delibera di Agcom, affermano autori e produttori italiani, accoglie la tesi di Disney che aveva chiesto la deroga sostenendo l’impossibilità di trovare produzioni italiane di sufficiente qualità per essere mandate in onda sui suoi canali.

Un’affermazione contestata con forza da Cartoon Italia, l’associazione nazionale dei produttori di animazione, Cartoon Lombardia, associazione dei produttori lombardi di animazione, e Asifa Italia, che rappresenta gli autori dell’animazione, che affermano: “I nostri prodotti hanno una qualità riconosciuta a livello internazionale”. Per le associazioni questa deroga rappresenta per il mondo del cartoon made in Italy “un danno economico molto pesante e un danno di immagine altrettanto grave, con la denigrazione dei nostri prodotti. In realtà – prosegue il testo – i produttori italiani indipendenti producono programmi di animazione per l’infanzia con una qualità riconosciuta a livello internazionale (le vendite sul mercato mondiale lo provano) e che veicolano valori quali l’amicizia, il rispetto della famiglia e degli altri, la tolleranza, lo spirito di squadra etc… perfettamente riconducibili alla linea editoriale della Disney”.

“Abbiamo richiesto all’Agcom l’accesso alla documentazione sulla base della quale è stata emanata la delibera, nonché una consultazione pubblica con riguardo ai futuri provvedimenti di deroga sia a favore di Disney Italia che di altre emittenti”, aggiungono la associazioni, sottolineando poi che “il comparto dell’animazione cinematografica e televisiva in Italia comprende 70 società con più di 3mila addetti, inclusi i free lance, ed è in grado di fornire, grazie anche ad accordi di coproduzione con i partner europei, centinaia di ore annue di programmi”.

Le associazioni “continueranno il loro impegno a tutela dell’industria e dell’arte dell’animazione italiana e ringraziano per la solidarietà e l’appoggio le altre associazioni di categoria del settore cinematografico e audiovisivo: Apt (Associazione dei Produttori Televisivi), 100 Autori, DOCIt (Documentaristi Italiani), Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Wgi (Writers Guild Italia), Anart (Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali), AIDAC (Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi).

07 Novembre 2014

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