Andaras Traveling Film Festival, tutti i vincitori

Otto le opere premiate e tanti i premi speciali consegnati dalla giuria d'eccezione presieduta da Carolina Crescentini


Proclamati i vincitori dell’Andaras Traveling Film Festival in occasione  della cerimonia di chiusura, tenutasi sabato 20 luglio, con una giuria d’eccezione presieduta da Carolina Crescentini. Otto le opere premiate e tanti i premi speciali consegnati.

“È stata un’edizione incredibile sotto ogni punto di vista!” commenta soddisfatto Joe Piras, direttore artistico di Andaras. “Dalla qualità e originalità delle opere in gara, al pubblico numeroso che ci ha seguiti per una settimana intera lungo questo viaggio, all’umanità e bellezza dei tanti e delle tante ospiti e giurate che hanno animato i talk, i concerti e tutti gli eventi collaterali del festival. Per Andaras ad Astra è stata un’edizione che ha visto tantissime giovani registe donne, provenienti da tutto il mondo, essere premiate dalle nostre giurie, e questo mi fa pensare che piano piano stiamo mettendo il piede dentro un nuovo universo”.

“In piccoli paesi come il nostro,” conclude Maria Paola Pisanu, presidente dell’Associazione Culturale Andaras, “che soffrono anche dell’isolamento geografico, tramite le associazioni, il festival permette alle giovani generazioni di avere uno sguardo aperto sul mondo, e opportunità di crescita e sviluppo per tutta la comunità, scambi culturali e professionali, anche grazie alla summer school, che alla sua prima edizione ha visto la partecipazione di giovanissimi (18 anni la più giovane). Grazie alla collaborazione tra le amministrazioni di Fluminimaggiore, Buggerru e Iglesias, il festival si pone come finestra sul sud ovest della Sardegna, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio naturalistico, archeologico, culturale del nostro territorio. Bilancio molto positivo grazie a una grande risposta del pubblico, sempre più numeroso”.

A decretare i film vincitori per ogni categoria ci hanno pensato ben tre giurie così composte:

Giuria speciale: Carolina Crescentini (attrice), Monica Nappo (attrice), Ado Hasanovich (regista). Giuria classica: Flavio Natalia (direttore di Ciak), Francesca Maria Scanu (sceneggiatrice e producer), Selene Caramazza (attrice). Giuria speciale Ad Astra: Maurizio Temporin (scrittore, artista), Luna Gualano (regista), Rancore (rapper).

Vincitori dell’Andaras Film Festival 2024

Miglior Andaras Noas – “Nuovi Sentieri”: Things Unheard Of di Ramazan Kılıç. Il regista turco racconta la storia di una bambina curda che cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo la disattivazione della sua televisione, unica finestra sul mondo, da parte dell’esercito turco. La pellicola ha convinto i giudici non solo per la trama che fa capire la potenza della fantasia umana, e quindi del cinema, ma anche per la regia semplice ma esperta, decisa e delicata.

Miglior Gazes from the World 2024: Sermersuaq, the Great Ice di Patrizia Bruno. Sermersuaq è un potente documentario che offre una prospettiva intima sui cambiamenti climatici nell’Artico. Il film vince per la potenza cinematografica delle immagini e l’incisività del racconto, per aver ricordato la circolarità della natura e il forte senso di comunità necessario nella convivenza con questa.

Miglior Ad Astra 2024: Big Love di Cristiano Gazzarrini. Film italiano che racconta la storia di una ragazza di 14 anni pronta a vivere il suo primo grande amore. È un’opera che travolge emotivamente lo spettatore e lo lascia con il fiato sospeso dall’inizio alla fine della narrazione. Ha convinto la giuria di Andaras per l’originalità dei linguaggi che utilizza, l’immaginario immersivo nel quale si viene trasportati, l’eccellente regia e la qualità tecnica.

Miglior Strange World 2024: Until We Die di Myriam Verreault e Brigitte Poupart. Un crossover poetico in un mondo in rovina dove ognuno sopravvive da solo nel disordine collettivo che è riuscito a sorprendere e convincere la giuria di Andaras che si è chiesta nella motivazione: “Si può raccontare qualcosa raccontando altro? Scambiare i linguaggi, confondere i ricordi con sogni o incubi del futuro? Raccontare un’assenza con una presenza? A nostro parere qualcuno c’è riuscito, con un enorme sforzo congiunto di competenze, creando un mondo altro che sta sospeso tra tutto questo, un viaggio molto concreto nell’inconscio che parla di violenze e solitudini con la delicatezza della danza, dove la bellezza è consolazione”.

Miglior Narrative Short 2024: The Skates di Halima Ouardiri. Produzione canadese che ha per protagonista Mina, una bambina che ama pattinare. Suo padre, recentemente divorziato dalla madre, l’accompagna alla sua prima lezione di pattinaggio artistico. Tutto parte da qui, al centro una bambina ed un forte dissidio familiare. Un film che gioca sulla manipolazione emotiva dove la protagonista diventa oggetto di contesa tra i due genitori. Ne viene fuori un film tagliente e conclusivo, un’opera matura e ben strutturata.

Best Docu Short 2024: Deserto Bianco di Marta Massa. Da un paesaggio desertico emergono le voci di giovani ragazzi della Sardegna; voci che esplorano le tracce lasciate sul territorio dalle ex-industrie. Il film italiano scritto e realizzato da giovani autori sardi merita il premio Andaras per aver portato sul grande schermo una storia poco nota oltre i confini regionali, fatta delle ferite che restano dopo il sogno infranto di un’industrializzazione forzata, nello specifico, nella zona di Sant’Antioco.

Best Another Day 2024: Making Babies di Éric K. Boulianne. Film canadese che racconta la storia di una coppia che, dopo molti anni insieme, decide di avere un bambino. Making Babies è una commedia drammatica minimalista che offre uno sguardo agrodolce sulla vita di coppia, con i suoi dubbi, le sue sfide e la sua resilienza. Vince il premio Andaras per la capacità di tratteggiare con ironia e, al tempo stesso, grande empatia, la frustrazione di una coppia che, nel non riuscire ad avere un figlio, finisce per perdere di vista il proprio legame.

Miglior Animazione 2024: Zoo di Tariq Rimawi. Vagando per il peggior zoo del mondo, un bambino, Sami, cerca il suo pallone da calcio. Trova molto di più quando incontra la piccola tigre Laziz, che lo segue nella sua ricerca di un posto sicuro dove giocare. Diventano amici, ma i resti della guerra nascondono pericoli. Con un’animazione essenziale e ricca di significato, in un bianco e nero senza sfumature, il regista giordano pone al centro la purezza dell’infanzia e della natura in una terribile allegoria – purtroppo molto attuale ai giorni nostri – della guerra e dell’assedio di un popolo.

Assegnati anche i premi speciali:

Il Premio Speciale della Giuria 2024 a Titanic, versione adattata alle famiglie iraniane di Farnoosh Samadi. Il Premio Speciale Andaras 2024 a Home di Valerio Armati, Nina Baratta.

Menzioni d’onore a:

  • 3MWh di Marie-Magdalena Kochová.
  • Valentina Bellè per il ruolo di Miranda in Miranda’s Mind.
  • Maddalena Crespi per la regia di Miranda’s Mind.
  • Isabella Margara per la regia di Nothing Holier Than a Dolphin.

(A.C.)

autore
22 Luglio 2024

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