Scalda i motori la 59esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro (17/ 24 giugno) e punta su Giuseppe Tornatore e il poeta Dario Bellezza.
Ad aprire ufficialmente questa edizione sarà un film simbolo degli anni ’80: Flashdance, a quarant’anni dal suo debutto. Il musical di Adrian Lyne con un’indimenticabile Jennifer Beals venne premiato con l’Oscar® per la migliore canzone, Flashdance… What a Feeling di Giorgio Moroder e Keith Forsey, eseguita da Irene Cara.
L’evento speciale sul cinema italiano, organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, è dedicato al Premio Oscar® Giuseppe Tornatore. Verranno presentati tutti i suoi film per il cinema, tra cui Ennio, straordinario documento su Morricone, e Nuovo Cinema Paradiso nella versione restaurata, in collaborazione con Cinecittà SpA, in occasione del suo 35° anniverdario. Il regista sarà al centro della consueta tavola rotonda, ma anche di una mostra fotografica e della monografia Giuseppe Tornatore. Il cinema e i film (a cura di Pedro Armocida e Emiliano Morreale), 85° volume della collana Nuovocinema di Marsilio.
La sera in Piazza del Popolo sono in programma una serie di proiezioni accompagnate dai protagonisti.
Dante Ferretti, il grande scenografo Premio Oscar® che ha da poco compiuto 80 anni, presenta la sua autobiografia Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar (scritta con David Miliozzi, edizioni Jimenz), e presenta Hugo Cabret di Martin Scorsese, film che gli valse la terza statuetta.
Carlo Verdone racconterà al pubblico la sua straordinaria carriera e presenterà Borotalco, che lo scorso anno ha compiuto quarant’anni, in cui per la prima volta interpretava un protagonista a tutto tondo.
Tra le anteprime mondiali il film dedicato a uno dei maggiori poeti della seconda metà del Novecento e protagonista della scena culturale romana, Dario Bellezza: Bellezza, addio – prodotto da Zivago Film e Luce Cinecittà – di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, gli stessi registi de Il caso Braibanti che proprio dal festival, nel 2020, ha iniziato un percorso che lo ha portato ad avere un grande riscontro di pubblico e di critica.
Di tutt’altro tenore è Cocoricò Tapes, il documentario firmato da Francesco Tavella, che racconta con immagini inedite e materiali d’archivio le lunghe notti della discoteca romagnola divenuta luogo di espressione artistica, politica e sociale negli anni ‘90. C’è poi un sorprendente esordio alla regia, quello di Alessandro Marzullo che ha anche scritto la sceneggiatura di Non credo in niente, un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni con un cast di giovani interpreti come Demetra Bellina, Giuseppe Cristiano, Renata Malinconico, Mario Russo, Lorenzo Lazzarini, Gabriel Montesi, Antonio Orlando e Jun Ichikawa.
Anche un cortometraggio in anteprima mondiale, Sognando Venezia, che sarà presentato dalla sua regista Elisabetta Giannini e dai protagonisti Francesco Di Leva, appena premiato ai David di Donatello come miglior attore non protagonista per Nostalgia di Mario Martone, e da sua figlia Morena Di Leva.
La musica torna protagonista con il concerto in Piazza, nel giorno della festa mondiale della musica, il 21 giugno, a cura degli allievi del Conservatorio di Musica G. Rossini, e con Il muro del suono, progetto sperimentale, dedicato a Zagor Camillas, con quattro concerti con artisti come Obelisco Nero e Vittorio Ondedei, Pivio, Giacomo Laser, Salvatore Insana e Silvia Cignoli.
Tra le proposte l’inedito programma di cinema sperimentale argentino contemporaneo e i due focus dedicati ad altrettante registe, la tedesca Milena Gierke e l’anglo-palestinese Rosalind Nashashibi. Mentre Le lezioni di storia di Federico Rossin sono concentrate su alcuni paesi dell’Europa dell’Est, come Ungheria, Romania, Polonia, dove, in piena Guerra Fredda, decine di cineasti hanno sfidato le autorità filo-sovietiche per realizzare film sperimentali sovente in aperta rottura politica, estetica ed economica. In quest’ottica si inserisce anche l’apertura della Mostra verso il cinema dell’Uzbekistan, che porterà a una collaborazione con il suo festival nazionale, il Tashkent Film Festival, con l’omaggio al maggiore cineasta uzbeko, Ali Chamraev, che presenterà a Pesaro il suo film del 1971, Senza paura, ambientato negli anni ‘20 ma con un tema molto attuale legato alla modernizzazione del Paese quando alle donne fu permesso di togliere il velo.
A Igor Imhoff è dedicato il focus dell’ottava edizione di Animatori italiani oggi, rassegna non competitiva curata da Pierpaolo Loffreda, riservata alle più recenti opere realizzate da autori italiani di cinema d’animazione. La sezione Videoclip Italia, a cura di Luca Pacilio, presenterà i migliori venti videoclip italiani e un focus su Simone Rovellini.
La Vela Incantata – Cinema in spiaggia accende i riflettori su alcuni dei più interessanti film – tutti in pellicola – di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario, con la preziosa collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.
Torna il Pesaro Film Festival Circus, il festival nel festival curato da Giulietta Fara, ideato e pensato per i più piccoli con proiezioni di film di animazione in anteprima italiana e con workshop dedicati.
La Mostra del Nuovo Cinema si impegna a seguire l’innovativo protocollo Green dell’Associazione Festival Italiani di Cinema per proseguire un discorso di attenzione all’ambiente già intrapreso grazie al Comune di Pesaro, ad esempio, con la Bicipolitana.
Da sempre vicino ai temi del sociale, dal 2021 Emergency è charity Partner della Mostra, dove presenterà un nuovo film – Battima, diretto da Federico Demattè – del suo concorso Una storia per Emergency.
Un importante spazio di riflessione sarà anche dedicato al tema della disabilità ospitando il progetto Eleanor. L’Associazione Premio Eleanor Worthington (APEW-ODV) si propone di suscitare consapevolezza riguardo alla disabilità.
La Mostra del Nuovo Cinema ha introdotto lo scorso anno la lingua dei segni italiana per alcuni eventi in Piazza e si impegna a rinnovare e a ampliare questa attenzione verso il pubblico dei sordi.
In occasione del centenario di Vittorio De Seta prosegue la collaborazione con la Rete di Cooperazione Educativa e INDIRE che proporrà gli altri episodi della serie capolavoro della Rai del grande documentarista, Quando la scuola cambia del 1979. Sempre In collaborazione con INDIRE, il festival partecipa all’iniziativa La Scuola allo schermo e tiene il primo concorso in Italia, e uno dei pochi internazionali, a cura di Chiara Grizzaffi e di Andrea Minuz dedicato ai video essay degli studenti di cinema di tutto il mondo, la nuova forma di critica cinematografica.
Sempre nell’ottica della formazione del pubblico del domani, in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), la Mostra organizza un concorso per critici/recensori, intitolato a Lino Miccichè, fondatore della Mostra.
Tra le novità di questa edizione il workshop sul Super8 a cura di Gianmarco Torri e di Karianne Fiorini. Continua la collaborazione con CNA Cinema Marche, Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission con l’organizzazione di una tavola rotonda su cinema e industria.
La Mostra è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, della Regione Marche e del Comune di Pesaro, già proiettato verso il 2024 quando la città sarà Capitale italiana della Cultura.
La giuria del concorso di Pesaro 59 ha assegnato il Premio principale a Broken view di Hannes Verhoustraete con due menzioni speciali a Gewesen sein wird di Sasha Pirker e Pruebas di Ardélia Istarú
Con la copia restaurata a cura di Cinecittà e del Centro Sperimentale di Nuovo Cinema Paradiso e con un omaggio al suo autore Giuseppe Tornatore si conclude la Mostra di Pesaro
Bagno di folla per il popolare attore e regista romano, che è alla Mostra di Pesaro per presentare Borotalco (1982). Tanti gli aneddoti legati a quel mitico film, dalla Manetti & Roberts che voleva i diritti alla presenza di Moana Pozzi
Tra poesia e brutalità si muove Non credo in niente, l'opera prima di Alessandro Marzullo, proiezione speciale a Pesaro. Una ronde generazionale e notturna con qualche spunto di commedia che sarà a settembre al cinema con un'uscita evento