Un tassista viene abbandonato dalla moglie: non potendo lasciare la figlia da sola, decide di portarla con sé durante i turni di notte. Sarà l’occasione per confrontarsi e rinnovare il loro legame. È la storia di Ronde nocturne, della giovane regista ravennate attiva a Parigi Valentina Casadei, che ha conquistato il Premio Pelliconi, del valore di € 10.000, per il miglior cortometraggio di fiction alla 30ª edizione del festival Visioni Italiane, promosso dalla Cineteca di Bologna.
La giuria, composta da Francesca Andreoli (produttrice), Filippo Barbagallo (attore e regista), Massimo Gaudioso (sceneggiatore), Andrea Lattanzi (attore), Paolo Mereghetti (critico), ha assegnato ieri, domenica 17 novembre, nel corso della cerimonia di premiazione al Cinema Modernissimo, il Premio Pelliconi al film Ronde Nocturne perché “usa la più semplice delle situazioni per suggerirci con bella immediatezza temi profondi. È così quello che poteva sembrare solo un piccolissimo film on the road si rivela un saggio sulla resilienza infantile e i problemi genitoriali. Senza retorica e con molta empatia”.
Il Premio Truffelli, sempre di € 10.000, assegnato invece al miglior documentario, è andato a Real People di Olmo Parenti: in una notte di dicembre, la nave Ocean Viking soccorre 114 migranti nel Mediterraneo. Nei 10 giorni di attesa per lo sbarco, i passeggeri parlano del viaggio, delle aspettative sull’Europa e del rapporto con i bianchi.
La giuria, composta da Francesco Costabile (regista), Gianfranco Firriolo (regista), Ilaria Malagutti (produttrice), Andrea Paco Mariani (regista e produttore), Gregorio Sassoli (regista), ha premiato Real People per la sua capacità di “ribaltare il punto di vista esterno che ci viene offerto dai mass media. L’autore riesce a creare un punto di osservazione così ravvicinato e delicato che dà ancora più enfasi alla voce di chi solitamente non ha voce. Il grado di empatia che l’autore riesce a costruire con i protagonisti, permettere a queste voci e a queste storie di riumanizzarsi, facendo breccia nel silenzio assordante che regna su questo tipo di tragedie”.
Il Premio Giovanni Bergonzoni per la miglior regia, del valore di € 3.000 offerti da Shopville Gran Reno, è stato assegnato a Giulia Grandinetti, autrice del cortometraggio di fiction Majonezë: un remoto villaggio albanese, un amore segreto, una storia di conflitti interiori. Quando il padre di Elyria scopre la relazione della figlia con Goran, un giovane serbo, nella ragazza si risveglia una voglia di ribellione, messa a tacere per troppo tempo. (gp)
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