Vincolo architettonico per il Cinema America

Il ministro Dario Franceschini ha rassicurato gli occupanti della storica sala di Trastevere a Roma, che rischiava di essere trasformata in un residence


Il Cinema America verrà vincolato e non potrà cambiare destinazione d’uso. Lo ribadisce il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, che questa mattina a Roma ha incontrato gli occupanti della storica sala di Trastevere per discutere con loro sul futuro della struttura che la proprietà avrebbe voluto trasformare in mini appartamenti. Agli occupanti Franceschini ha spiegato che ”è stata attivata la procedura per il vincolo sulla destinazione d’uso e sui mosaici”. E ha ricordato che nel Decreto Cultura, diventato legge proprio ieri grazie al voto di fiducia del Senato, c’è anche una norma per il recupero delle sale storiche. Gioiello vintage degli anni ’50, progettato da Angelo Di Castro, architetto torinese molto attivo nella Capitale, il trasteverino America è chiuso da oltre 14 anni. Lasciato nel degrado, ha rischiato di essere abbattuto per lasciare spazio – secondo un progetto presentato dai nuovi proprietari – a 20 mini appartamenti e a due piani di garage. E’ occupato dal novembre del 2012. Da allora, quella che era partita come una scommessa è diventata un’esperienza solida e stabile e il cinema è un punto di ritrovo degli studenti medi e della gente del quartiere, con un cartellone di eventi che va dal teatro ai dibattiti ai concerti senza disdegnare le partite della Roma su grande schermo. Per salvare la struttura negli anni si sono mossi in tanti, dai grandi nomi del cinema (Verdone, Celestini, Rosi, Benni, Sorrentino) alle firme dell’architettura, che un anno fa hanno promosso una raccolta di firme contro la demolizione.

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29 Luglio 2014

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