“C’è sempre la voglia di storie dolci, che ti coccolano, come i film di Frank Capra. Quel dolce non sdolcinato che ti fa bene, quella voglia di dolcezza che ci fa sentire tutti un po’ meglio”. Vincenzo Salemme alla sua quarta prova cinematografica come regista con Volesse il cielo!, di cui è anche il protagonista, si cimenta con una favola dall’happy end e con personaggi un po’ surreali e un po’ grotteschi.
Accanto a sé ha voluto gran parte degli attori con i quali lavora da tempo in teatro, a cominciare da Maurizio Casagrande, assente Carlo Buccirosso impegnato contrattualmente con un altro produttore. “Gli attori teatrali sono bravi perché molto più misurati di quelli che non hanno disciplina teatrale” sottolinea Salemme.
Oltre alla partecipazione straordinaria di Flavio Bucci, la protagonista femminile è Tosca D’Aquino: “Per la prima volta ho un ruolo di primo piano. Salemme, dopo aver preferito in passato Manuela Arcuri e Sabrina Ferilli, finalmente mi ha affidato un ruolo importante”. Volesse il cielo !, distribuito da Medusa insieme alla produzione Cecchi Gori, uscirà il prossimo venerdì 25 gennaio.
Perché un favola?
Il pubblico cinematografico, a differenza di quello teatrale, difficilmente ama storie amare e tristi. Il mio è un film semplice e come nel gioco teatrale il realismo s’alterna all’estrema finzione. E’ come se avessi mescolato i miei due mestieri.
Ci aspettavamo di vedere una vicenda tutta napoletana.
Ho pensato a una storia di periferia nella quale una ragazzina si sente indifesa, così mi è venuto naturale pensare più a Roma che a Napoli.
Come mai questo sentimento di religiosità affidato ai santi?
A Napoli ci sono persone che mettono nella loro cantina vicino al prosciutto immagini del loro santo preferito. Quella napoletana è una visione umanizzante dei santi. Nel film ogni santo si diverte a rappresentarsi, del resto anche l’autorappresentazione fa parte della cultura napoletana.
Perché la scelta di due testimoni/narratori?
All’inizio avevo scritto la sceneggiatura senza questo “coro greco”, ma gli amici fidati che hanno letto la prima stesura mi hanno suggerito questo inserimento per meglio raccordare le diverse scene.
Progetti futuri?
In questo momento sto girando i teatri di città grandi e piccole con il mio spettacolo “Sogni e bisogni”. Ad aprile debutterò con un’altra commedia e a fine estate metterò in scena “E se domani”, un testo teatrale interpretato da sole donne, tra le quali Adele Pandolfi, Daniela Marazita e la moglie del calciatore della Roma Montella .
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