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Rimasto bloccato per anni a causa della retinite pigmentosa ha smesso di lavorare e oggi, Totò Cascio, il bambino protagonista de Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore ricorda, nell’intervista con Alfio Sciacca de “Il Corriere della Sera“, alcuni episodi vissuti sul set accanto a Philippe Noiret: “lui fumava il sigaro, un giorno, durante la pausa, eravamo seduti poco distanti e io ero imbronciato. Quella puzza non la sopportavo. Lui ha visto la mia faccia e ha capito. Ha subito smesso di fumare, qualche giorno dopo la moglie disse a mia madre “mio marito non ha mai rinunciato al suo sigaro per nessuno. Totò è stato l’unico che è riuscito a farlo smettere di fumare.
Al Festival di Taormina arrivano le scuse di Cage, tramite un video, per l’impossibilità di parteciparvi. Il motivo? Probabilmente l’arresto di suo figlio Weston, di cui però non fa menzione, arrestato il 10 luglio per aver preso a pugni due persone. “Sono davvero spiacente di non essere con voi. Conosco il vostro entusiasmo per il cinema. Spero che vi piaccia il film, The Surfer, ha un grande regista (Lorcan Finnegan) siamo amici e sul set ci siamo divertiti. Spero di essere con voi in futuro” riporta Valerio Cappelli de “Il Corriere della Sera“.
È una donna a custodire il segreto e la memoria di una delle scene più famose e gioiose del cinema, e del suo protagonista, ed è Patricia Ward, anno 1959, ormai Patricia Kelly da quando sposò Gene Kelly nel 1990. La terza e ultima moglie del ballerino, attore, cantante, regista e coreografo che ha illuminato l’epoca d’oro di Hollywood si apre in una nostalgica intervista con Lucia Magi de “Il Venerdì de La Repubblica“: “Era un uomo onesto e colto. Mi faceva morire dal ridere. Lasciava biglietti spiritosi in giro, mi portava sul balcone a guardare la luna piena e ogni sabato a cena da Spago, a due passi da casa, a Beverly Hills. Un paio d’ore al giorno le passo a rispondere ai fan sull’account genekellylegacy.”
Lo dichiara l’attore premio Oscar -come attore non protagonista- nel 2004 per Mystic River, nell’intervista con Silvia Bizio de “Il venerdì della Repubblica“. “Stavo attraversando un periodo difficile nella mia vita personale nel 2008, dovevo fare un film come produttore, ero in Oregon per la pre-produzione ed è andato tutto a rotoli” (…) “Mi rintanai in uno studio e registrai dodici canzoni che solo io conoscevo” racconta Tim Robbins che sarà assieme alla sua band The Rogues Gallery il 2 agosto all’Arena del Porto di Catanzaro Lido, in Calabria, nel corso del Magna Graecia Film Festival.
“Ho passato mesi e mesi accanto ad un uomo adorabile, gentile, discreto e dal sorriso contagioso. Un attore sorprendente che è stato il vero mattatore della serie. Senza di lui non sarebbe stato possibile” riporta Chiara Maffioletti su “Il Corriere della Sera“. “Avrei evitato, ma quando leggo che ci aspettate insieme nella seconda stagione mi sento stupido a stare zitto. Ciao Has. Ciao Socio. Dovunque tu sia, grazie”.
Il regista di Alfredino-Una storia italiana e Per Elisa-Il caso Claps, racconta nell’intervista con Claudia Catalli de”La Stampa“, qual’è il “segreto” del raccontare con delicatezza storie sconvolgenti: “quando si porta sullo schermo un caso drammatico la chiave vincente è l’umanità nel raccontarlo. Bisogna avere la capacità di “non puntare mai il dito su nessuno, ma cercare di capire. Si tratta di famiglie che attraversano tragedie, bisogna comprendere il dramma che vivono anche quando sono passati alcuni anni”.
Il 14 agosto arriva in Italia la terza stagione di The Bear su Dinsey+, la serie tv creata da Christopher Storer su uno chef di Chicago intrisa di dolore, rabbia e voglia di rivincita. Nell’attesa che sbarchi sulla piattaforma, Jeremy Allen White nel ruolo del tormentato chef Carmy Berzatto si racconta nell’intervista con Giovanni Begani di “Qn/Il Giorno/Il resto del carlino/La Nazione“: “Sul set c’è un’aria molto gioiosa: siamo un team molto affiatato, ridiamo così spesso che, anche se dobbiamo interpretare una scena davvero dura, due ore dopo ci ritroviamo a ridere e a godere l’un l’altro della nostra compagnia”. “Io sono l’opposto di Carmy! La sua voglia di perfezionismo è qualcosa che ammiro molto di lui, ed è qualcosa che cerco di dare anche alla mia vita. Ma per il momento, non è una qualità che ho “rubato” a Carmy”.
“Una fortuna e una gioia. È una persona che sa dare amore a lutti. Ti osserva e riesce a inserirti alla perfezione in un meccanismo armonioso senza alcun tipo di imposizione. Sa farsi comprendere ascoltandoti e questo è meraviglioso. Sono molto grata per questa esperienza” racconta Tecla Insolia nei panni di Modesta protagonista de L’arte della gioia, il romanzo di Goliarda Sapienza diventata una serie diretta da Valeria Golino. “È stato bello rapportarsi anche con gli altri attori, tutti straordinari, come Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi, Guido Caprino” racconta l’attrice a Micol Sarfatti di “Sette-Il corriere della sera“.
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Nella rassegna stampa di oggi l'intervista a Lily-Rose Depp, protagonista di Nosferatu, al nuovo Zorro Jean Dujardin e al regista palestinese Rashid Masharawi
Tra le pagine dei giornali oggi una rocambolesca lite tra Vanzina e Eastwood per un parcheggio, l'accusa di Variety contro la serializzazione a Hollywood, un'intervista a Paola Minaccioni e il doc di Giovanna Gagliardo su Cesare Pavese
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