5 dicembre 2024, la rassegna stampa

Paola Cortellesi: "In nome di Giulia, basta. È fondamentale educare all'affettività", Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo La grazia, Sean Penn contro l'Academy, "Diana Karenne. La donna che visse sette volte", il nuovo romanzo di Melania Mazzucco

Giovedì

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Paola Cortellesi: “È fondamentale educare all’affettività”

“Il motivo per cui ho fatto questo film (C’è ancora domani, ndr) è parlare di questo argomento, dire chiaramente: “Abbiamo un problema”, queste le parole della regista e attrice Paola Cortellesi nell’intervista con Claudia Catalli de La Stampa.  L’attrice, che si è conquistata il primo posto al Biglietto d’Oro delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento per la prima volta nella storia in 47 edizioni, dichiara: “Con la Fondazione ‘Una Nessuna Centomila’ di cui faccio parte continuiamo a ripetere che è necessario che ci sia un controllo, che si spingano le donne a denunciare, che si dia loro protezione immediata e che le pene siano sempre più aspre per chi commette crimini del genere”.  “Se non si fa educazione non si fa esperienza, non se ne parla insieme, non si cresce insieme. E credo che il problema resti, quindi spero che attraverso questo si riesca finalmente a fare prevenzione” aggiunge la regista.

La Grazia: Paolo Sorrentino annuncia il nuovo film con Toni Servillo

Dopo il successo di Parthenope, terzo per incassi nel 2024, il regista premio Oscar annuncia La grazia la sua settima pellicola con l’attore Toni Servillo. “Da vent’anni con Toni anelo a fare un film d’amore alla Truffaut, il che non vuol dire che dopo Fellini adesso faccio Truffaut, i detrattori dovranno impegnarsi di più stavolta a trovare imitazioni. A modo mio, e modo di Toni, abbiamo provato a declinare l’idea d’amore in un film” dichiara l’attore a Claudia Catalli de La Stampa. Le riprese del nuovo film targato Fremantle e prodotto da Annamaria Morelli per The Apartment, e dalla Numero 10 dello stesso Sorrentino in associazione con PiperFilm, partiranno nella primavera 2025.

Dieci anni da 1992

All’inizio del 2025 saranno dieci anni da quando lo slogan tormentone annunciava 1992 “da un’idea di Stefano Accorsi” e, alla soglia dell’anniversario Accorsi si racconta ad Arianna Finos de La Repubblica. “L’idea di accostare personaggi di fantasia a stretto contatto con quelli reali ci ha regalato libertà, autenticità rispetto alla narrazione del Paese. Cinque anni di lavoro, un gruppo di scrittori e la consulenza degli avvocati. Una serialità che prima non c’era. Alla vigilia ci si aspettava un pro o contro Berlusconi, poi s’è visto che il discorso era più complesso. La serie è stata vista nel mondo e da tanti giovani. In alcune università milanesi la mostrano per analizzare l’ambito politico economico di quel periodo”.

Melania Mazzucco: “Diana Karenne in Italia trovò la sua America”

La scrittrice e drammaturga italiana Melania Mazzucco dedica alla regina del cinema muto, soprattutto italiano, il suo ultimo romanzo Diana Karenne. La donna che visse sette volte. La protagonista di Passione tzigana, Lea e La signora delle rose non fu soltanto attrice ma si impegnò anche come regista, produttrice, sceneggiatrice, scrittrice e pittrice dal 1914, quando arriva a Roma, fino alla sua morte avvenuta ad Aquisgrana nel 1940. “Quelli prima e dopo Cabina furono anni gloriosi per il muto italiano: i film prodotti a Torino nel 1912 si esportavano ovunque, anche in Russia e l’industria cinematografica italiana era dominante. Se pensiamo a oggi… Diana Karenne qui trovò la sua America” (…) “Era qualcosa di più di una diva bellissima, costruita dai fotografi e dai produttori: era una donna che voleva creare le sue storie, dirigerle e produrle” racconta Mazzucco a Eleonora Barbieri de Il Giornale.

Sean Penn in disaccordo con le scelte dell’Academy

L’attore sessantaquattrenne Sean Penn, che sarà nelle sale il 19 dicembre con Una notte a New York diretto da Chtisty Hall, si conferma come una delle voci più provocatorie d’America con le sue ultime dichiarazioni. Ospite della 21esima edizione del Festival di Marrakech, dove ha ritirato dalle mani di Valeria Golino la Stella d’oro onoraria, Penn ha invitato il pubblico a “liberarsi dalla prigione del politicamente corretto e solo coltivando il diritto al dubbio si potrà trovare il modo di raccontare a proprio modo storie diverse” riporta Alessandra De Luca di Avvenire. A tal proposito Penn ha aggiunto: “Negli anni l’Academy è stata estremamente codarda nel limitare le diverse espressioni culturali. Gli Oscar devono essere visti solo come uno show televisivo e non come il barometro dei meriti artistici”.

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05 Dicembre 2024

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