“UnoNessuno”, gli studenti della Volontè sul confine tra realtà e finzione

Il mockumentary di 51 minuti è nato da uno stage di recitazione degli allievi della Scuola di cinema romana


Il sottile confine tra finzione e realtà, tra il patrimonio emotivo che ogni attore o attrice ha naturalmente dentro di sé e gli strumenti che può usare per manipolarlo e ricreare “artificialmente” le emozioni. L’interessante esperimento di UnoNessuno, il film diretto da Daniele Vicari con Imogen Kusch e Paolo Giovannucci in occasione dello stage di fine corso di un gruppo di allievi della scuola romana di Arti Cinematografiche Gian Maria Volontè cammina – e fa camminare lo spettatore – su quella linea carica di ambiguità che divide la recitazione dalla manifestazione di un sentimento reale, l’interpretazione in scena dall’esplorazione, spesso dolorosa, di un trauma o di una fragilità interiore.

Piccolo solo in termini di durata (51 minuti), UnoNessuno mostra i ragazzi alle prese con le indicazioni di un insegnante (Giovannucci) che non esita a sfidare i suoi allievi sul terreno scivoloso del loro vissuto personale mentre si conduce una sorta di indagine in cui sono intervistati a proposito di un atto di violenza (finto) avvenuto durante lo stage. “Dopo alcuni esperimenti di stage degli studenti sui set dei film, alla Scuola abbiamo pensato di provare con gli stage interni, uno dei quali è quello che ha dato vita a UnoNessuno – ha spiegato Daniele Vicari, direttore artistico della Scuola – In questo caso gli studenti hanno contribuito all’ideazione, realizzato, seguito il lavoro di editing e infine anche la promozione del film, partendo dallo stage e trovando in esso lo spunto per costruire gli elementi di una narrazione. È stato un lavoro in progress, nutrito man mano da ciò che accadeva. Il confronto attoriale tra gli allievi e Paolo, ad esempio, si stava dimostrando particolarmente proficuo, e lui è diventato uno dei personaggi del film anche se inizialmente non era previsto. Partendo da un testo teatrale, ogni studente si è appropriato di un personaggio per poi scriverne le biografie e farlo evolvere liberamente tramite improvvisazioni che mettevano in gioco la sua intimità: da qui l’idea di lavorare su questa confusione, sul limite tra l’attore e il personaggio che interpreta”.

Protagonisti di UnoNessuno – alla Festa in Alice nella città – sono gli studenti di recitazione neodiplomati della Scuola Volonté, istituto pubblico e gratuito fondato nel 2011 a Roma. “Continuiamo a imparare a fare una scuola di cinema – ha detto Daniele Vicari nel tracciare un bilancio dell’esperienza – correggendo il tiro in corsa. In questo momento è particolarmente difficile perché c’è una fluidità istituzionale incontrollabile: non c’è più la Provincia, ovvero l’ente che gestiva la scuola, e questo crea confusione sul futuro. Il bilancio comunque si può fare su vari fronti: sul piano umano questa è l’esperienza più importante della mia vita lavorativa che mi ha fatto anche capire un po’ di più come faccio cinema io. Sul piano pratico, è significativo che una percentuale importante dei nostri allievi riesca a trovare lavoro nel mondo del cinema, e probabilmente questo è dovuto al fatto che da noi insegna chi lavora. Infine è molto positivo il bilancio sull’interclassismo della scuola, che è accessibile a tutti essendo pubblica e gratuita”. Intanto, vista l’accoglienza molto positiva alla Festa di Roma, si sta valutando la possibilità di distribuire UnoNessuno in rete o di farlo andare in onda in tv. 

19 Ottobre 2015

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