Una storia che finisce, almeno stando alla dichiarazione esplicita di Tim Burton che, dopo 40 anni, si dice pronto a chiudere i rapporti con la Disney, con cui ha realizzato l’ultimo Dumbo.
A Lione per ricevere gli onori del Festival, ma altrettanto per essere insignito del Prix Lumière, confermando di star finalizzando Wednesday per Netflix, rispetto alla Disney ha specificato che – al momento – la stessa sia focalizzata sui franchise della Marvel, Pixar e Stars Wars e ci sia poco spazio per progetti individuali.
Dopo il remake live del film del 1941, Dumbo – L’elefante volante, Burton ha dichiarato sarà improbabile un suo ritorno a collaborare con la casa madre di Topolino, letteralmente dichiarando: “mi sono reso conto che io ero Dumbo, stavo lavorando in un orribile grande circo e dovevo scappare”. Burton ricorda e afferma che “la mia storia è iniziata lì (Disney, ndr). Sono stato ingaggiato e silurato diverse volte lì nel corso della mia carriera. Riguardo a Dumbo, è piuttosto autobiografico per alcuni aspetti”.
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute
Francis Ford Coppola presenta a Cinecittà il suo ultimo film: uscita in sala dal 16 ottobre. Il regista 85enne dichiara l’intenzione di “fare due film: uno semplice e piccolo e un altro ‘gigantico’. Il piccolo, molto sarà girato in Italia”
Il festival dedicherà un focus al regista francese, vincitore della scorsa edizione con il suo ultimo film, La Bête
Un fiume in piena il regista ospite al Museo del Cinema di Torino dove tiene un incontro e riceve un premio. Dalle sue origini alla passione per l'antichità, passando per il rapporto tra cinema e piattaforme, al tema della violenza, alla politica, e soprattutto il lavoro per la preservazione dei film con il World Cinema Project