“The Town”, l’heist movie di Affleck ispirato da Gomorra


VENEZIA – Film bagnato, film fortunato. E The Town, seconda prova da regista di Ben Affleck di fortuna è probabile che ne avrà molta grazie una regia senza sbavature, un solido script e un notevole cast che oltre al protagonista Affleck vede Jeremy Renner, candidato all’Oscar per The Hurt Locker, Rebecca Hall, già vista in Vicky Cristina Barcellona, e John Hamm, volto noto della tv per la serie Mad Men. Ma accanto a loro, in ruoli minori, vanno citati anche Chris Cooper, Pete Postlethwaite e Blake Lively, protagonista del serial Gossip Girl. Il film, prodotto e distribuito (8 ottobre) da Warner Bros., è un heist movie fuori concorso che strizza un po locchio al filone dei film sulle rapine che proprio la major contribuì a rendere famosi negli anni 30 interpretati da James Cagney.

 

Tratto dal romanzo “The Town – Il principe dei ladri” di Chuck Hogan, il film, che per volontà del regista sceneggiatore Affleck si discosta dal libro nel finale, racconta la storia di una banda di criminali, cresciuti insieme in quel di Charlestown quartiere periferico di Boston (amata città Natale di Affleck) dove rapinare banche è un mestiere che viene tramandato di padre in figlio. E il padre di Doug ha di che essere fiero. E’ lui infatti la mente che inventa e supervisiona assalti a portavalori e rapine in banca della banda più in gamba sulla piazza. Sarà proprio un colpo importante, a cambiare la vita di Doug quando la sua gang prende in ostaggio una bella e fragile direttrice di banca.

 

“The Town ha alcuni punti raccordo con Good Will Hunting (film che gli valse l’Oscar insieme a Matt Damon per la sceneggiatura originale) e Gone Baby Gone (il suo debutto alla regia) come il desiderio di diventare qualcun altro e il modo in cui farlo, ma ad influenzarmi più di tutto è stata la visione di Gomorra del vostro Garrone. Lo stile e la tecnica con cui è girato mi hanno colpito: non sono mai stato nei luoghi del film eppure mi ha subito dato un senso di forte realtà come se conoscessi posti, persone e situazioni. In The Town volevo riuscire a fare lo stesso: raccontare così realisticamente Boston che anche chi non c’è mai stato abbia la sensazione di conoscere ambienti e situazioni”. Quanto al pericolo di glorificare i criminali, pericolo già discusso al Lido per il Vallanzasca di Placido, altro malvivente affascinante interpretato da un bell’attore, Affleck si dice tranquillo perché l’opera è indirizzata ad un pubblico adulto che spera comprenda cosa cè dietro alla storia: “Non si tratta di minimizzare o amplificare atti criminosi, ma di mostrare la complessità di alcune vicende in modo vero. Alcuni sono cattivi ragazzi e altri si sforzano di cambiare convivendo col peso di aver fatto del male”.

 

Barba curatissima e completo grigio scuro, Affleck, torna a Venezia dopo aver vinto la Coppa Volpi con Hollywoodland nel 2006 e raggiunge il fratello Casey che due giorni fa ha presentato, sempre fuori concorso, I’m Still Here, il documentario su Joaquin Phoenix. Con il suo arrivo, la Mostra spera in un tocco glamour che si è visto pochissimo in questa edizione. C’è solo da sperare che la pioggia si plachi permettendo ai fan di Ben, già accampati davanti al red carpet, di accoglierlo con l’eccitazione delle grandi occasioni.

08 Settembre 2010

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