TORINO – La cerimonia di apertura della 41ma edizione del TFF apre con la madrina, Catrinel Marlon, che porta con dolcezza e fierezza sul palco la sua gravidanza: accanto a lei Steve Della Casa, direttore artistico per il secondo anno consecutivo.
Per Marlon “Torino è un mio posto del cuore, perché parte della mia famiglia è qui; Torino è stata anche la scintilla di un reportage alla base di Girasoli, film che presenterò domani; insomma, tutte le strade portano a Torino”. Il saluto d’apertura della madrina continua con un pensiero e un augurio, che legge, e recita come “il TFF è luogo di celebrazione della cultura”, dedicando “la gioia di questo Festival alla vita breve ma piena di senso di Giulia (Cecchettin)”, pensiero accolto dall’applauso corale del pubblico presente alla Reggia di Venaria, concludendo il ricordo con una dedica “a tutte le donne: siete autrici della vostra vita”.
Dopo la sfilata di saluti istituzionali, da Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema di Torino, a Enzo Ghigo, presidente del medesimo polo, sale sul palco anche Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura:
“Il governo è il luogo dove muovo parte delle mie attività e Venaria mi colpisce per la grande impresa di cui è stata capace lo Stato, che l’ha restituita nella sua grande maestà. Ho preso un impegno con il Direttore uscente, valoroso uomo di Sinistra: nessuno potrà superare l’impresa di Steve Della Casa. Sono qui per premiare un amico, un grande regista sensibile a un mondo che io conosco, che ha raccontato anche la mia famiglia con il film Lei mi parla ancora: Pupi Avati“.
Dopo il fortunato esordio con Tutte le mie notti, Manfredi Lucibello porta in concorso al 41° TFF, Non riattaccare, thriller storia d’amore ambientato durante la pandemia con Barbara Ronchi nel ruolo di Irene, una donna in corsa contro il tempo per salvare il suo ex, Pietro (Claudio Santamaria) da un possibile atto disperato.
Tante le proiezioni sold out al festival diretto per il secondo anno da Steve Della Casa, occupazione media delle sale del 53,62%
Il discorso di commiato del direttore artistico del Torino Film Festival alla fine di un biennio che lo ha visto imporsi come una manifestazione “dialogante” e “strabica”, capace cioè di guardare insieme al passato e al futuro
Il film Philip Sotnychenko vince il Concorso lungometraggi internazionali, Notre Corps di Claire Simons è il Miglior documentario internazionale e Giganti Rosse di Riccardo Giacconi il Miglior doc italiano