L’ucraino ‘La Palisiada’ è il miglior film del TFF 2023

Il film Philip Sotnychenko vince il Concorso lungometraggi internazionali, 'Notre Corps' di Claire Simons è il Miglior documentario internazionale e 'Giganti Rosse' di Riccardo Giacconi il Miglior doc italiano


TORINO – Dopo gli onori al grande ospite Oliver Stone, insignito del Premio Stella della Mole, si chiude la 41° edizione del Torino Film Festival – l’ultima con la direzione di Steve Della Casa – con la cerimonia di premiazione. La prossima edizione si terrà dal 22 al 30 novembre per evitare sovrapposizione con la settimana di Sorrento.

Il riconoscimento più ambito, quello di Miglior film del Concorso internazionale di lungometraggi, va a La Palisiada dell’ucraino Philip Sotnychenko. La motivazione data dai giurati Lyda Patitucci, Clément Rauger, Martin Rejtman, Angel Sala ed Elisabetta Sgarbi è la seguente: “Film complesso, – si legge nella motivazione dadi grande libertà registica nella costruzione delle scene che, concatenandosi, trovano il loro senso autonomo. Il regista, alla sua opera prima, dimostra assoluta padronanza dei mezzi”.

Il Premio speciale della giuria va al francese Le Ravissement di Iris Kaltenbäck. “Film armonicamente riuscito, – si legge nella motivazione – dove tutto concorre all’ottimo risultato finale. Iris Kaltenbäck, con la complicità degli interpreti Hafsia Herzi, Alexi Manenti e di tutto il cast, realizza un’opera prima matura e coinvolgente.”

I premi attoriali sono stati assegnati alla francese Hafsia Herzi (Le Ravissement) e all’argentino Martin Shanly (Arturo A Los 30). Una menzione speciale è stata assegnata a Barbara Ronchi, protagonista di Non riattaccare, film diretto da Manfredi Lucibello.

La Miglior sceneggiatura è andata a Sébastien Laudenbach e Chiara Malta per il film di produzione italo-francese diretto da loro stessi Linda Veut Du Poulet.

Documentari

Per quanto riguarda il Concorso Documentari Internazionali, la giuria composta da Tizza Covi, Carlo Hintermann, Jessica Woodworth ha premiato come Miglior film il francese Notre Corps / Our Body di Claire Simon. Premio speciale della giuria va a Clorindo Testa di Mariano Llinás (Argentina) e una mensione a Silence of Reason di Kumjana Novakova (Bosnia)

La giuria del Concorso Documentari Italiani, composta da Valentina Bertanii, Fabio Bibbio e Costanza Quatriglio, ha decretato come vincitore del premio al Miglior film Giganti Rosse di Riccardo Giacconi, con la seguente motivazione: “Sul confine labile tra realtà e finzione, in un racconto che riflette sui meccanismi della rappresentazione e della messa in scena del reale, il regista ci conduce in un viaggio sentimentale tra conflitti familiari e il difficile ricordo di una brutale violenza di gruppo nei confronti di un uomo inerme. Così la macchina da presa diventa occasione per disvelare segreti ed emozioni taciute”. Premio speciale della giuria a Tempo di attesa di Claudia Brignone.

Cortometraggi

La giuria del Concorso Cortometraggi Italiani composta da Erica Favaro, Ilaria Feole, Luisa Porrino ha assegnato i premi: Miglior cortometraggio a Un respiro parziale ma intero di Lorenzo Spinelli “Per il tocco originale e attento con cui viene raccontato l’incontro tra l’autore e Patrizia Cavalli e per il riuso creativo del materiale di repertorio. La densità e la capacità di emozionare gli danno il respiro di un piccolo poema”; Premio speciale della giuria, ex aequo, a Le fenne di Giulia Di Maggio e Even Tide di Francesco Clerici; Menzione speciale a Osas e le donne di Benin City di Gabriele Gravagna.

Concorso Crazies

La giuria del Concorso Crazies composta da Alessandro Boschi, Anaïs Emery e Maurizio Tedesco, assegna il premio Miglior film a Augure / Omen di Baloji (Belgio / Congo / Olanda / Germania / Sud Africa) e una Menzione speciale a Visitors – Complete Edition del giapponese Kenichi Ugana e a The Complex Forms di Fabio D’Orta.

Premio Fipresci

La giuria composta dai critici cinematografici Roberto Baldassarre, Joanna Orzechowska-Bonis, Harri Römpötti assegna il premio Fipresci (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) a Birth di Jiyoung Yoo (Corea del Sud) per essere “un’accurata dissezione femminista del ruolo delle donne che bilanciano maternità, lavoro e creatività nel nostro mondo competitivo, realizzata da un discendente coreano di Yasujirō Ozu”.

Premi collaterali

Il Premio Rai Cinema Channel al Miglior Film Concorso Cortometraggi Italiani, che comporta l’acquisizione diritti web e free tv per l’Italia, è assegnato a Osas e le donne Di Benin City di Gabriele Gravagna con la seguente motivazione: “Una storia che ci obbliga a guardaci dentro per provare a capire cosa succede sia per le strade del nostro Paese che in Africa.Una storia che attraversa la violenza, i soprusi e l’indifferenza per arrivare, grazie al grande coraggio della protagonista, alla libertà!”

I premio Valdata al Miglior film Concorso Lungometraggi va a Mandoob/ Night Courier di di Ali Kalthami (Arabia Saudita) con la seguente motivazione: “Per il coraggio di aver dato vita a un ritratto inusuale di una società apparentemente lontana ma in realtà così disperatamente vicina”.

Gli allievi della Scuola Holden hanno inoltre assegnato un Premio alla Miglior sceneggiatura a Le Ravissement di Iris Kaltenbäck “Per la capacità di raccontare, con una scrittura intima e incisiva e un’equilibrata struttura narrativa, la tensione tra la ricerca di una felicità e la consapevolezza dell’impossibilità di raggiungerla”. Menzione speciale a Camping du lac di Éléonore Saintagnan.

Il Premio Occhiali di Gandhi, assegnato dal centro Studi Sereno Regis (Torino) al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo, va al film Silence of Reason di Kumjana Novakova (Bosnia). Questa la motivazione: “Un film che ha ammutolito una sala intera. Le testimonianze delle vittime degli abusi sessuali perpetrati durante la guerra nella ex Yugoslavia superano il tempo e lo spazio per diventare monito di cogente attualità. La regista riesce a trasformare il mero materiale forense in un documentario incisivo e toccante”. Menzione speciale a Sconosciuti Puri di Valentina Cicogna e Mattia Colombo.

La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Giorgio Berruto (Comunità Ebraica), Walter Nuzzo (Comitato Interfedi) e Maria Cecilia Rivoira (Chiesa Valdese), attribuisce la nona edizione del “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità” al film Amen di Andrea Baroni (Italia) perché “Attraverso l’efficace rappresentazione dell’uso della religione come strumento per condizionare una comunità familiare chiusa, campione paradigmatico di tutta la società, richiama temi centrali del nostro tempo, evidenziando la realtà e le conseguenze della religione autoprodotta, dell’integralismo, dell’intolleranza, della giustificazione religiosa di atti efferati”.

Infine il Premio Piemonte Factory, assegnato dalla giura, composta da Susanna Gianandrea, Francesca Frigo e Vito Martinelli, è stato attribuito ex aequo a Sul bric mindino non c’è nessun Pino di Lorenzo Bussone e a Xin di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet. Una menzione speciale va a Litania di Francesco Pellegrino.

Carlo D'Acquisto
02 Dicembre 2023

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