“Il cinema è la più alta espressione di cultura contemporanea oggi, quella che più immediatamente si avvicina alle persone. Noi vogliamo riconoscerne l’importanza e il valore anche con il doveroso massimo sostegno da parte dello Stato perché dal cinema promana un’importante filiera industriale che crea tanta occupazione qualificata”, a cominciare dalle “nostre
maestranze che rappresentano un’eccellenza mondiale in questo ambito. E vogliamo farlo decidendo insieme agli operatori, ascoltando i loro consigli e lavorando insieme”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenuto nella Sala Nassirya del Senato alla conferenza stampa di presentazione degli “Stati Generali del Cinema in Sicilia” che si terranno presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, dal 12 al 14 aprile. La Sicilia, ha aggiunto Sangiuliano, “è uno scenario naturale per il cinema. Il ministero della Cultura vuole essere vicino alla Sicilia perché è una delle sintesi più importante della cultura della nostra Nazione”.
Rispetto alla rimodulazione dei contributi al cinema, ha poi voluto mettere in evidenza il ministro, “nell’area dei selettivi abbiamo previsto uno stanziamento consistente di 52 milioni per quei prodotti televisivi e cinematografici che vogliono raccontare la storia di personaggi dell’identità nazionale. Chiunque si voglia esercitare sul racconto della storia nazionale – ha messo in evidenza – troverà un maggior sostegno perché l’intervento pubblico si giustifica anche per questo: dobbiamo sostenere il racconto della nostra storia”.
Interverranno il regista e scrittore Pupi Avati; monsignor Dario Edoardo Viganò, sacerdote ambrosiano, vicecancelliere della Pontificia accademia delle scienze e delle scienze sociali e presidente della Fondazione Mac; Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà e Gianluca della Maggiore, professore presso l’Università telematica internazionale Uninettuno e direttore del Cast
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