SOPRALLUOGHI ITALIANI

Una grande attrice europea, Jeanne Moreau. Il Viaggio in Italia di Stendhal. Gabriele Lavia che dà voce alle emozioni di Antonioni, Visconti e Rossellini. Le immagini dei loro film.
Ecco gli ingredienti dell’evento che l’Italia ha scelto per festeggiare le Giornate europee del patrimonio, volute dall’Unione europea il 28 e 29 settembre. Un momento di cinema alto che coinvolgerà quasi tutti i capoluoghi italiani, gli studenti di cinema e gli appassionati, in due momenti, la mattina e la sera. E che culminerà nella serata di sabato, al nuovo Auditorium di Roma, alla presenza del presidente Ciampi e della moglie Franca. Un gala a cui non mancheranno personaggi della cultura, dell’economia e ovviamente del cinema. Addirittura qualcuno, come lo stilista Calvin Klein, verrà da New York con il suo aereo privato.
Tutto nasce da un’idea di Marina Cicogna. “Del progetto il ministro mi parlò prima ancora che divenissi presidente di Italia Cinema”, racconta. “Dopo, per non sovrapporre i diversi ruoli, ho chiesto al caro amico Giovanni Bertolucci di produrlo, mentre Italia Cinema l’ha organizzato col coordinamento di Iaia Casiere”. E’ toccato invece a Carmelo Marabello, cinefilo di scuola ghezziana, orchestrare il montaggio delle attrazioni secondo uno schema emotivo rubato alle tre grandi tele di Umberto Boccioni intitolate Stati d’animo. Ovvero: quelli che vanno, quelli che restano, gli addii. Ma la pittura italiana – e la rappresentazione del paesaggio tra arte e cinema – è il filo conduttore di tutto il progetto.
A fare il resto i film dei tre maestri. Tra cui La notte e Al di là delle nuvole, testimonianze dell’incontro tra Antonioni, che proprio domenica compie novant’anni, e la grande diva francese, che indosserà gioielli Boucheron della nuova collezione “Beauté dangereuse” per salire sul palcoscenico allestito dallo scenografo da Oscar Gianni Quaranta.
Convinto sostenitore dell’iniziativa è Carmelo Rocca, per il ministero dei Beni culturali, ma il cammino dei Sopralluoghi italiani proseguirà anche grazie al ministero degli Esteri: moltissimi Istituti italiani di cultura hanno infatti prenotato il filmato e già ci sono richieste per sottotitolarlo persino in arabo e giapponese.