Sky 3D Vintage all’Italian Pavilion

Si tratta di un progetto editoriale senza precedenti, un viaggio indietro nel tempo alle origini dell’idea stessa di cinema, che per la prima volta al mondo, propone un’inestimabile serie di film che


CANNES – Una cornice prestigiosa per un progetto mai tentato prima: Sky 3D in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Fondazione Ente dello Spettacolo, ha scelto il Festival per presentare al mercato il progetto Sky 3D Vintage, realizzato in collaborazione con Sky Cinema, in onda prossimamente su Sky, all’interno del panel dal titolo “Cinema, arte, storia con la meraviglia del 3D: produzioni originali made in Sky 3D”,  presso l’Italian Pavilion di Luce Cinecittà  ospitato nell’Hotel Majestic Barriere.  Si tratta di un progetto editoriale senza precedenti, un viaggio indietro nel tempo alle origini dell’idea stessa di cinema, che per la prima volta al mondo, propone un’inestimabile serie di film che hanno fatto la storia del 3D nel formato originale in cui erano nati e mai visti in TV, attuando un lavoro di ricerca, riscoperta, rivalutazione e divulgazione di un patrimonio cinematografico dimenticato e sconosciuto ai più. A raccontare i momenti salienti di questo cinema ‘visionario’ e a ripercorrerne le tappe con interviste e contributi esclusivi, è stato inoltre prodotto il documentario ‘Viaggio nel cinema in 3D – una storia vintage’– realizzato da Stand by me, produttore creativo Simona Ercolani – narrato da  Sergio Castellitto, che racconta la magica corsa dell’uomo verso la materia di cui sono fatti i sogni.

L’incontro è moderato da Laura Delli Colli (Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani). “L’idea nasce da uno spunto di Gianni Canova, che mi convinse a ritrovare la versione in 3D di Delitto Perfetto di Hitchcock – dice Cosetta Lagani, direttore di Sky3D – Facendo ricerche ci siamo resi conto di quanto la stereoscopia sia nata con il cinema. Con Meliès e i Lumière, che avevano anche rigirato nel 1903 L’arrivo del treno in questo formato, mettendo vicine due cineprese. Da quell’anno fino agli ottanta esistono circa 140 film tridimensionali, molti realizzati negli anni ’50. Oggi si pensa che sia tutto nato con Avatar ma invece c’è moltissimo materiale da riscoprire, spesso disperso e dimenticato. Il documentario nasce invece dall’esigenza di raccontare cosa c’era dietro, tanta fatica e macchine da presa pesantissime, non bastava semplicemente riprogrammare i film ma volevamo anche descriverne la storia”.

Coinvolta anche Luce Cinecittà, per cui interviene Enrico Bufalini, direttore dell’archivio: “C’è stato un lavoro di ricerca e in particolare ci siamo concentrati su un cortometraggio di sette minuti del 1953, intitolato Una domenica a Capri, presentato alla quattordicesima edizione del Festival di Venezia e documentato anche da una Settimana Incom. E’ una dimensione lontana dal mondo degli effetti speciali ma è un grande lavoro di sceneggiatura proprio in funzione di questo formato, con ampio uso di inquadrature che lo esaltano, dall’apertura degli ombrelloni alle reti dei pescatori”. Canova, presente all’incontro in veste di storico del cinema, arricchisce l’incontro di aneddoti: “Il 3D si presta bene ai film spettacolari come gli horror, dove amplifica il coinvolgimento emozionale dello spettatore. Spesso erano proprio i terzi capitoli delle saghe a essere girati in 3D, si pensi a Lo squalo. Ma c’è anche un altro modo di usarlo. Anni fa portai i miei studenti a vedere Delitto Perfetto – si aspettavano magari Pina di Wenders o Hugo Cabret – per far capire loro come questa tecnica possa essere usata anche in contesti diversi dall’effetto speciale fine a sé stesso. Hitchcock aveva fatto scavare una buca nel terreno per poter offrire alla terza dimensione le inquadrature più adeguate. Purtroppo questa versione l’hanno vista in pochissimi, per motivi contrattuali. La pellicola era tratta da una pièce di Broadway e poteva uscire solo dopo la fine della programmazione. Che però durò due anni. Quando arrivò il film in sala la moda del 3D stava già passando e i distributori decisero di rilasciar solo la versione ‘standard’, così ci è arrivato un film amputato”.

Oltre che del nuovo progetto, si sono ripercorse le tappe delle ultime produzioni evento realizzate da Sky 3D che hanno riscosso un grande successo di critica e pubblico nei cinema italiani e all’esordio su Sky e sono ora disponibili per il mercato internazionale per tutti gli sfruttamenti: cinema, tv, homevideo etc. Firenze e gli Uffizi 3D (in collaborazione con Sky Arte HD, Nexo Digital e Magnitudo Film): un connubio tra approfondimento artistico, scene di fiction e tecniche visive innovative, che ha portato al cinema in Italia 91 mila spettatori, e quasi 500 mila spettatori in tv su Sky, e che ha ricevuto il patrocinio del MiBACT e del Comune di Firenze. San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D, realizzato con il Centro Televisivo Vaticano (in collaborazione con Nexo Digital, Magnitudo Film e Sky Arte HD) in occasione del Giubileo Straordinario, il primo racconto cinematografico delle quattro basiliche romane con la guida di quattro grandi esperti e la voce narrante di Adriano Giannini.

Ha esordito a marzo nei cinema italiani raccogliendo nei 3 giorni di uscita 30 mila spettatori, superando i risultati d’esordio di Musei Vaticani. Il film, prima produzione di Sky ad essere  riconosciuta d’interesse culturale dal MiBACT – DG Cinema, andrà in onda a giugno su Sky 3D, Sky Arte HD e Sky Cinema HD Intervengono qui anche Antonio Urrata (Direttore Generale Fondazione Ente dello Spettacolo) e Stefano D’Agostini (Direttore Centro Televisivo Vaticano), che annuncia anche la lavorazione di un film vero e proprio ambientato nella necropoli vaticana.

18 Maggio 2016

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