Saranno celebrate con rito luterano le esequie di Anita Ekberg morta in una clinica a Rocca di Papa, alle porte di Roma, domenica 11 gennaio. “La cerimonia è fissata per mercoledì mattina – spiega l’avvocato Patrizia Ubaldi, legale dell’attrice e suo esecutore testamentario – nella chiesa luterana di Via Sicilia a Roma”. Seguendo la sua volontà dopo la funzione verrà trasferita a Prima Porta per la cremazione e le sue ceneri torneranno in Svezia, a Malmö dove era nata. “Nonostante il tempo passato tra Stati Uniti e Italia continuava ad essere molto legata alla sua terra. Circa due anni fa mi ha lasciato un testamento sigillato – sottolinea l’avvocato – che verrà pubblicato dopo le esequie”. Anita Ekberg, la diva della Dolce vita di Federico Fellini, è morta nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, ai Castelli Romani, dove era ricoverata da tempo. Aveva 83 anni e da anni si era trasferita a Genzano.
Rimane mitica la scena in cui Anitona fa il bagno nella Fontana di Trevi e invita Marcello Mastroianni a raggiungerla. Nata a Malmö in Svezia il 29 settembre del 1931, Kerstin Anita Marianne Ekberg viene eletta Miss Svezia nel 1950 e subito dopo si trasferisce negli Stati Uniti per partecipare a Miss Universo. Non vince il concorso ma viene introdotta nel mondo del cinema dal produttore Howard Hughes. Qui lavora con Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle del 1955 e l’anno dopo, nel 1956, è protagonista dell’ultimo film della coppia Hollywood o morte! diretto da Frank Tashlin, un ruolo che le fa vincere un Golden Globe come miglior attrice emergente. Sempre nel 1956 King Vidor le affida una parte nel kolossal Guerra e pace e, prima de La dolce vita (1960), recita anche in Nel segno di Roma (1958), diretto da Guido Brignone dove interpreta il ruolo della regina Zenobia che si ribella all’Impero Romano. Nel film di Federico Fellini è Sylvia, una famosa stella del cinema. Dopo La dolce vita, il rapporto lavorativo tra Anita Ekberg e Federico Fellini diventa intenso. La formosa attrice svedese recita in Boccaccio 70 (1962), dove con la sua provocante bellezza diventa un vero incubo per le notti del Dottor Antonio, un petulante moralista interpretato da Peppino De Filippo; ne I clown (1970) dove interpreta se stessa e ne L’intervista (1987). Ma la sua carriera cinematografica, a parte quel periodo in cui torna negli Stati Uniti (è il 1963) e recita ne I 4 del Texas di Robert Aldrich accanto a Dean Martin, Frank Sinatra, Ursula Andress, Charles Bronson e accanto a Bob Hope in Chiamami Buana, si concentra per lo più in Italia dove sposta la sua residenza. La vediamo ad esempio in Scusi, lei è favorevole o contrario di Alberto Sordi (1966), La sfinge d’oro di Luigi Scattini (1967), Sette volte donna di Vittorio De Sica (1967). Dagli anni ’70 recita in film che si inseriscono nel genere della commedia sexy come Casa d’appuntamento (1972) con Barbara Bouchet, nello spaghetti western La lunga cavalcata della vendetta (1972) con Richard Harrison e nel thriller Suor Omicidi (1979) di Giulio Berruti in cui interpreta il ruolo di suor Gertrud che, dopo un delicato intervento al cervello viene sottoposta a una cura a base di morfina, diventa tossicodipendente assumendo un comportamento squilibrato. Negli anni ’80 e ’90 i ruoli della Ekberg cambiano e la ritroviamo in Cicciabomba (1982) con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, Bambola (1996) di Juan José Bigas Luna con Valeria Marini e in tv, nel 2002, in due episodi della serie tv di Canale 5 Il bello delle donne.
Quanto alla sua vita privata, dal 1956 al 1959 era stata sposata con l’attore inglese Anthony Steel e dal 1963 al 1975 con il collega statunitense Rik Van Nutter. Ma nell’arco della sua vita le sono stati attribuiti diversi flirt, tra cui due con Gianni Agnelli e Dino Risi. Mentre per quanto riguarda Frank Sinatra la stessa attrice, recentemente, aveva confermato che il cantante le fece una proposta di matrimonio. Nel 2011 aveva chiesto alla Fondazione Fellini un aiuto economico viste le sue condizioni di salute non avendo né figli né parenti in Italia. Già da anni viveva nella casa di cura dei Castelli Romani dove è morta.
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