Santamaria e Giallini si danno al recupero crediti

Ultimo giorno di riprese a Roma, al ristorante Modo di Via Ostiense, per  Rimetti a noi i nostri debiti, black comedy di Antonio Morabito, con Claudio Santamaria e Marco Giallini, ambientata nel sottobosco delle società di riscossione. Santamaria è un debitore in difficoltà che si rende conto che l’unico modo per uscire dalla morsa è prestare servizio presso la società del suo creditore. Il suo mentore è Giallini, che gli insegna tutti i metodi, al confine tra legalità e illegalità, con cui ottenere il risultato.

“Non sono dei semplici ‘cravattari’’ – dice il regista – il loro metodo di riscossione è tragicomico. Mi sono basato su un articolo che ho letto e che si riferisce a una realtà spagnola. L’ho letto su ‘El Pais’. C’è una figura che si chiama “cobrador del frac”, un esattore che viene ingaggiato affinché riscuota i debiti non pagati. Quest’uomo tenebroso, di nero vestito in marsina e cilindro, insegue ovunque il debitore: sotto casa, davanti all’ufficio, per la strada  ovunque vada, creando molto imbarazzo per il malcapitato che corre immediatamente a pagare i suoi conti pur di liberarsene. L’impresa che ha ideato questo originale personaggio ha già 400 dipendenti in 13 sedi, funziona e legalmente non infrange alcuna regola, c’è un buco nella legislazione che permette loro di farlo. Così mi sono informato su quali fossero i corrispettivi in Italia, ci sono moltissime società che si occupano di recupero crediti, le abbiamo ascoltate e intervistate”. “Il mio personaggio – dice Santamaria – ci si trova invischiato, ma è solo uno che vuole sopravvivere, e questo lo porta a fare cose che nessuno vorrebbe dover fare. E’ una metafora dei nostri tempi”.

“C’è una scena – racconta Giallini – in cui tormentiamo una persona che minaccia di chiamare la polizia. Ma la nostra risposta è ‘chiamala pure, ci facciamo due chiacchiere’. Perché, di base, non c’è niente di illegale a chiedere indietro i soldi che si sono dati in prestito. Poi però, la realtà non è così limpida, così nel film si vede che, in segreto, io insegno a Claudio i più subdoli metodi per ottenere il risultato, dalle ‘mazzate’ alle gambe e alla schiena, all’umiliazione. Proprio oggi giriamo una scena in cui faccio vedere al mio giovane allievo come si umilia una cameriera.  Gli insegno come si dicono le cose. Il film fa vedere anche questo: il debitore viene messo alla gogna,  lo si ‘svergogna’ davanti ai  familiari, o al datore di lavoro. Perfino il mio personaggio, che è un bastardo, è un padre di famiglia. E anche lui ha degli scheletri nell’armadio e un percorso da fare. Purtroppo sono tutte cose reali e che si sentono in giro”. “Non lo definirei un film ‘di denuncia’ – conclude Morabito – sicuramente mi sono informato ma alla fine mi interessava il rapporto tra i due personaggi. Il tono è drammatico, ma ci sono anche molti momenti di leggerezza. E’ proprio una commedia nera, e questa alternanza di situazioni mi piace molto.

 Il film è una coproduzione Italia – Albania – Svizzera – Polonia ed è prodotto da La Luna, Lotus Production (Leone Film Group) con Rai Cinema, con il contributo economico del MiBACT. E’ stato girato interamente a Roma in 6 settimane. A breve inizierà il montaggio, non è ancora stata annunciata una data d’uscita. Nel cast fra gli altri anche Jerzy Stuhr, Flonja Kodeli e Agnieszka Zulewska.