Dovrebbero iniziare a breve a Napoli le riprese di Benedetto Croce – Il filosofo della libertà, docufilm diretto da Pupi Avati che racconta la figura del filosofo, politico e intellettuale italiano tra i più influenti e prolifici degli ultimi due secoli. Prodotto da Minerva con Luce Cinecittà e Rai Documentari, sarà realizzato con materiale di repertorio e ricostruzione fiction.
“Attraverso l’analisi della sostanza e della modernità del suo pensiero, – si legge nella sinossi sul sito di Minerva – il documentario mostrerà quanto le sue riflessioni e i suoi scritti possano, ancora oggi, suscitare dibattito e offrire punti di vista rilevanti per la comprensione della società contemporanea. L’immagine di Croce ritorna nel mondo contemporaneo come elemento visivo centrale, intento a passeggiare nella Napoli di oggi. Pur non entrando mai in contatto diretto con persone del presente, Croce è rappresentato come un uomo alla ricerca di ricordi, emozioni e riflessioni…”.
“Croce è stato un gigante della cultura, non solo italiana ma europea, del ‘900: è universalmente conosciuto e quindi un riconoscimento come questo merita – Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – Tra l’altro, a dispetto di quanto possa apparire, Croce è stato anche una persona molto spiritosa. Ci sono suoi libri, tra virgolette, ‘minori’, come Storie e leggende napoletane, che ti danno la misura della personalità straordinaria di questo personaggio”.
La saga horror torno così nelle mani del suo creatore, James Wan, che non vede l'ora di "riabbracciarne lo spirito originale"
Dopo Eden, il regista torna a dirigere un lungometraggio ancora senza titolo, prodotto da Amazon/MGM: il film sarà ambientato nel mondo dei vigili del fuoco
Dalle pagine del quotidiano “Il Messaggero” l’ufficialità sul progetto in corso dell’autore romano, sceneggiato da Valia Santella e Federica Pontremoli: il film è tratto dal libro Legami di Eshkol Nevo
Prodotto da Artas Film, si colloca nel genere drammatico con venature sentimentali, ricalcando le atmosfere care al cineasta modenese, ma introducendo stavolta elementi di matrice soprannaturale