ROMA – “Roma è un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi”. Così diceva Alberto Sordi. Roma è però anche un grande cinema, dove i film attraversano la strada e vivono negli occhi dei cittadini. Nonostante ciò, a lungo però le periferie sono rimaste prive – e in molti casi lo sono tuttora – di grandi schermi per la comunità, mancanza su cui da poco hanno iniziato a intervenire le numerose arene all’aperto programmate per l’Estate Romana 2022 e 2023. “Un successo quasi inaspettato” ha commentato l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor al convegno organizzato alla Casa del Cinema in occasione della Festa del Cinema di Roma 2023. “L’ultima estate è stata caratterizzata dalla presenza di nuove arene cinematografiche, per la maggior parte gratuite, che si sono svolte in zone decentrate di una città sempre più policentrica”.
Le Arene, di cui sette vedono la collaborazione della Fondazione Cinema per Roma, due delle quali come partner e cinque in qualità di organizzatrice, sono solo un fronte dell’azione con cui la città sta unendo riqualificazione urbana e valorizzazione culturale. Un secondo campo di iniziativa ha riguardato il raddoppio dei fondi per il 2023 (da 250mila euro a 600mila euro) dell’esperienza avviata con “Vivi Cinema e Teatro”, che permetterà ai cittadini da fine novembre di accedere a un carnet di biglietti a prezzi agevolati. 12 infine gli spazi tra teatri e cinema ad aver goduto dell’efficientamento energetico con fondi derivati dal PNRR.
A rappresentanza dei risultati delle arene dell’Estate Romana 2023 anche i Presidenti dei Municipi della città toccati dall’iniziativa. “Un successo preventivato oserei dire – dichiara Nicola Franco, presidente Municipio VI – finalmente si è parlato di Tor Bella Monaca per qualcosa di buono!”. Rigenerazione urbana e sociale trovano una via comune grazie al lavoro sulla cultura, di cui le amministrazioni sottolineano i risultati immediati sulla cittadinanza. “Abbiamo inaugurato una nuova sala cinema” ha raccontato Franco, “e vorremmo fosse una tappa per i prossimi anni della Festa del Cinema”.
Un aspetto di ritorno di queste iniziative è anche la formazione al linguaggio cinematografico, in alcuni casi estraneo anche a causa dell’assenza di sale. “Siamo riusciti a portare il cinema vicino a chi, come è per molti bambini delle periferie, non ci è mai stato” ha dichiarato il presidente Municipio XI Gianluca Lanci. “Dobbiamo andare avanti così, dovremmo studiare delle linee di finanziamento apposito per rendere le arene estive una risposta alla desertificazione delle sale”.
Dello stesso avviso Marco Della Porta, presidente Municipio XIV, e Francesco Laddaga, presidente Municipio VII, ugualmente soddisfatti dei risultati registrati. “Il VII municipio è un territorio connotato dal cinema” ha spiegato Laddaga sottolineando l’importanza di Cinecittà come punto di riferimento. “Quest’anno abbiamo ospitato l’arena più grande di Roma, ogni sera era bellissimo vedere i posti pieni e tante persone attorno. La sera della proiezione di Ladri di biciclette nelle prime file c’erano tutti under 30 e mi ha emozionato molto vederli lì”.
Comunità e cinema, è sempre stato così. “Il cinema è per tutti da sempre” ha riflettuto l’ospite d’onore dell’incontro Maria Grazia Cucinotta. L’attrice, che viene “da uno di questi quartieri che non rientrano mai nel centro della città”, ha ribadito la centralità di quest’arte “che ci ha unito e sa parlare a tutti”.
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