Rocco Papaleo: “Per mio figlio ho detto no a Woody”

GIFFONI VALLE PIANA – “Sono stato punto dalla tarantola e ora mi va di ballare. Così sto preparando il mio secondo film”. A dirlo è Rocco Papaleo, reduce dall’inaspettato successo del suo esordio come regista con Basilicata Coast to Coast. Ospite al Giffoni Film Festival dove ha incontrato i ragazzi delle due giurie principali, Papaleo si sofferma sul suo nuovo lavoro anche se svela poco, non per fare il misterioso – sottolinea l’attore – ma perché è ancora in fase di scrittura. Sceneggiatore lui stesso insieme a Walter Lupo di Una piccola impresa meridionale, questo il titolo, la storia di un gruppo di persone “che restaurando un luogo finiscono per restaurare se stessi. Film commedia dal forte sapore meridionale che sarà ambientato in un faro: lo sto cercando, per cui non so ancora dove faremo esattamente le riprese. E’ un film decisamente più ambizioso del precedente, di cui non ho ancora deciso il cast, tranne me. Mi sono fatto il provino e mi sono scelto!”

A proposito di provini, anche Papaleo come molti altri attori italiani, è stato valutato per il nuovo film di Woody Allen, The Bop Decameron ma lui nel cast non ci sarà perché spiega “sono stato scelto, ma mi è stata chiesta una piena disponibilità per tutto il mese di agosto, io però avevo ho promesso a mio figlio di fare un viaggio in America insieme e così ho rinunciato a lavorare con un mio regista mito, scegliendo di mantenere la promessa di padre”.

Un artista che rinuncia a un’occasione simile per stare con il proprio figlio è di questi tempi ammirevole e non a caso un motto fondamentale per Papaleo resta “La vita è un viaggio troppo corto se non lo si allunga”, già citata in Basilicata Coast to Coast perché – racconta l’attore – “la vita va riempita di fatti, va vissuta più consapevolmente facendo scelte più ponderate. Come attore e oggi anche come regista sento forte il senso di responsabilità verso il pubblico. Quella responsabilità che deve portare un artista a mettersi a disposizione della società, anche al di fuori del lavoro”.