Sono ben 17 i titoli che Rai Cinema presenta quest’anno alla Mostra di Venezia, di cui tre in Concorso: Capri-Revolution di Mario Martone, “l’opera di un Maestro che riesce – tra i pochi in Italia – ad avere uno sguardo globale sulla storia e sull’attualità culturale del nostro Paese”, sottolinea l’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco; il film doc What You Gonna Do When the World’s on Fire? firmato da Roberto Minervini, e Opera senza autore l’atteso e ambizioso lavoro di Florian Henckel von Donnersmark, premio Oscar per Le vite degli altri. “Tre titoli frutto di coproduzioni internazionali, un buon segnale per un cinema che allarga sempre di più i suoi confini produttivi – continua Del Brocco. Una conferma all’efficacia dell’azione della Rai a sostegno del cinema e della sua industria, che consente alle opere prodotte la massima visibilità nei più prestigiosi Festival del mondo. Questi tre film del Concorso basterebbero da soli a rappresentare le diverse anime produttive della nostra linea editoriale, caratterizzata da una ricerca costante di linguaggi nuovi contestualmente a quella di autori e di storie che vanno incontro al pubblico”
“Quest’anno il numero dei film documentari coprodotti da Rai Cinema presenti alla Mostra è particolarmente consistente – ha aggiungunto Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema – ben cinque collocati nelle varie sezioni del Festival, un segno della forte vivacità delle nostre proposte di cinema del reale. Tra questi, oltre al film documentario di Roberto Minervini, sottolineo la partecipazione nella sezione Sconfini di Camorra di Francesco Patierno. Un ritratto storico e socio antropologico della camorra, concentrato sul periodo tra il 1960 e il 1990 al tempo dell’ascesa di Raffaele Cutolo, realizzato esclusivamente con i materiali di archivio di Rai Teche e che andrà in onda su Rai 3, un’operazione di grande qualità nello spirito migliore del servizio pubblico”.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix
Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"
Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"