E’ andato al docu-film Prigionieri, 2014 fuga dall’Isis di Giuseppe Ciulla e Cristina Scanu, il Premio Amnesty International Italia per i Diritti umani 2015. Menzione speciale invece per il documentario A new family diretto da Simone Manetti. La consegna ieri sera al Cinema Azzurro di Ancona nell’ambito del festival Corto Dorico, che ha dedicato l’incontro al cinema per i diritti umani “Dai Balcani all’Hotel House”, con la proiezione dei migliori cortometraggi sui migranti in concorso.”Con uno sguardo che mira a un realismo libero da stereotipi – si legge nella motivazione – Ciulla e Scanu offrono le testimonianze di miliziani dell’Isis prigionieri dei curdi nel nord della Siria, e delle vittime di Daesh curde e cristiane in Siria e Iraq. In un momento in cui è alto il rischio dell’equazione Isis uguale Islam, è importante raccontare che la minaccia da cui fuggono i rifugiati iracheni e siriani è spesso la stessa che incombe sull’Europa degli attacchi di Parigi e può contribuire alla comprensione del reale”. Manetti ha ricevuto invece la Menzione per “la forza e la bellezza della sua fotografia, che ha dato voce alla storia di due donne cambogiane con un tragico vissuto di prostituzione, stupro e Aids”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci