Per la sceneggiatura di Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio, Lontano lontano vince il 39° Premio internazionale Sergio Amidei con la seguente motivazione speciale dettata dai recenti fatti legati all’emergenza sanitaria che hanno leso in maniera drammatica il mondo del cinema nella sua interezza. “Il 39° Premio Internazionale alla migliore Sceneggiatura 2020 viene assegnato a un film d’autore indipendente particolarmente penalizzato dalla situazione attuale, ma l’idea fondante di questa edizione è di premiare in modo simbolico tutto il cinema indipendente d’autore che sta vivendo momenti drammatici. L’autore che ritirerà il Premio alla miglior sceneggiatura rappresenterà quindi tutta la categoria degli autori cinematografici”. Ritira il Premio il 22 luglio al Parco Coronini Cronberg di Gorizia Marco Pettenello alla presenza del giurato Francesco Bruni, l’Assessore Cultura, Sviluppo turistico Comune di Gorizia Fabrizio Oreti e del Presidente dell’Associazione culturale Sergio Amidei Francesco Donolato.
Marco Pettenello commenta: “Il racconto di Gianni da cui siamo partiti per scrivere il film si chiama Poracciamente vivere, e raccontare i meno privilegiati è per noi un dovere a cui obbedire ridendo. Essere qui a rappresentare un settore in crisi ci viene quindi quasi naturale. E’ un grande piacere per me venire premiato ancora una volta all’Amidei, l’unico premio dove gli sceneggiatori sono davvero al centro. Sentirsi dire bravi dai propri colleghi è la più bella delle soddisfazioni”.
Selezionato dalla giuria del Premio Amidei — composta dalla sceneggiatrice Doriana Leondeff, dai registi e sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e Francesco Munzi, dal regista Marco Risi, dalla produttrice Silvia D’Amico e dall’attrice Giovanna Ralli, Lontano lontano si è conteso il Premio Internazionale alla migliore Sceneggiatura con altri sei protagonisti dell’ultima stagione cinematografica: Hammamet, I miserabili, L’ufficiale e la spia, Martin Eden, Ritratto della giovane in fiamme, Sorry we missed you.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci