Grazie ragazzi di Riccardo Milani, vince la sesta edizione del Premio Altri sguardi – Cinema e solidarietà in carcere. Il premio è stato assegnato da una giuria composta dai detenuti della sezione maschile del carcere di Rebibbia a Roma, con la seguente motivazione: “La semplicità con la quale è stato realizzato il film ci ha aiutati a comprenderne meglio la trama. La storia ci coinvolge direttamente perché lascia aperta la possibilità di una seconda occasione per noi detenuti. Il finale ci ha molto colpito anche se avremmo preso decisioni diverse rispetto ai personaggi. Spesso La voglia di libertà porta a commettere nuovi sbagli, ma il rispetto di noi stessi, della nostra dignità ci impone di essere sempre liberi almeno mentalmente”. La giuria ha apprezzato molto tutti e quattro i film, che hanno ottenuto punteggi nella votazione molto simili tra loro, i detenuti hanno trovato nelle opere in concorso elementi di grande valore e interesse, che hanno suscitato reazioni molto positive e un grande coinvolgimento emotivo.
Laura Delli Colli, Presidente dei Giornalisti Cinematografici Italiani SNGCI, ha consegnato il premio al regista Riccardo Milani e allo sceneggiatore Michele Astori. La proiezione del film Romantiche, opera prima della giovane attrice Pilar Fogliati, è stata l’evento di chiusura della rassegna. La regista ha dialogato con il pubblico di Rebibbia.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci