Premi Oscar a Palazzo Chigi per il ddl Cinema

Bertolucci, Tornatore, Benigni e Sorrentino hanno partecipato a Palazzo Chigi a un incontro con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e con il ministro Franceschini


Bernardo Bertolucci e Giuseppe Tornatore, con Roberto Benigni e Paolo Sorrentino (assente Gabriele Salvatores), insomma i registi vincitori dell’Oscar, hanno partecipato all’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro della Cultura Dario Franceschini. L’occasione è stata la nuova legge sul cinema, promossa dalla senatrice del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi.

“Una legge per il cinema? Era ora!”.Tutti in maniche di camicia a tavola a Palazzo Chigi, tra risate, battute e una selva di domande, Renzi con i big del cinema italiano a parlare di film e sale, ma anche di cultura e bellezza italiana. Era un pranzo organizzato dal presidente del Consiglio per illustrare a cinque registi premi Oscar italiani la nuova legge sul cinema che approderà questo pomeriggio al Cdm, quello al quale hanno partecipato oggi nei saloni di Palazzo Chigi Giuseppe Bertolucci, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore. Un invito estemporaneo nel quale era stato incluso anche Gabriele Salvatores, che però non era a Roma e non ha potuto esserci. Ai quattro premi Oscar, il presidente del consiglio ha voluto raccontare in anteprima il contenuto del disegno di legge governativo messo a punto dal governo per il settore, una legge di sistema per il cinema e l’audiovisivo che si attendeva da decenni (l’ultima è del 1949), con 200 milioni in più per il cinema a partire dal 2017, il settore che esce dal fondo unico per lo spettacolo e acquisisce un suo fondo a parte, percentuali più alte per il Tax credit, interventi per i giovani e per la tutela delle sale. I registi hanno ascoltato, poi si sono lanciati in una ridda di domande su come funzionerà il nuovo sistema, scendendo nel dettaglio dei meccanismi delle nuove sale. Tutti comunque concordi nel condividere la necessità di una legge strutturale. All’incontro, testimoniato da una foto ricordo che ritrae premier e ministro della Cultura, Dario Franceschini, con Benigni, Bertolucci, Sorrentino e Tornatore, hanno partecipato anche il vice segretario generale della Presidenza del Consiglio Salvo Nastasi e il portavoce di Renzi, Filippo Sensi.

La riforma sul cinema introdurrà una serie di novità anche a livello fiscale e per gli investimenti nel settore, oggi ci sono state le audizioni che si svolgono settimanalmente in 7ma Commissione Cultura e Istruzione del Senato, durante le quali i rappresentanti e gli esponenti delle principali associazioni cinematografiche vengono ‘auditi’ in merito alla legge da me presentata, apportando loro considerazioni e osservazioni”, come ha scritto la senatrice Di Giorgi sul proprio sito.

Il Ddl, sul modello francese, “punta a rilanciare l’intero settore, dove i benefici saranno distribuiti per tutti gli ‘attori’ del comparto”. La proposta si fonda su quattro aspetti principali. Il Centro Nazionale del Cinema e dell’audiovisivo, in grado di elaborare autonomamente le politiche di settore fornendo un sostegno adeguato alle specifiche e mutevoli necessità: dalla scrittura alla produzione, dalla distribuzione, all’esercizio, dalla formazione, all’inserimento dello studio delle immagini in movimento nei programmi delle scuole primarie, alla conservazione e al restauro del patrimonio, allo sviluppo tecnologico, alla promozione”. Inoltre: certezza e continuità delle risorse, determinate al di fuori della fiscalità generale, tramite un prelievo sul giro d’affari di tutti gli operatori che traggono profitto dallo sfruttamento delle opere cinematografiche, comprese le società telefoniche, nonché le over the top. Adozione di un principio generale di trasparenza su tutti gli atti e i contratti che riguardano un’opera cinematografica finanziata con risorse pubbliche, da realizzarsi con l’istituzione di un registro cinematografico accessibile a tutti gli aventi diritto e, infine, definizione di sanzioni certe e con un criterio progressivo di severità collegato alla gravità dell’infrazione.
                                                                             
“Non è una vera tassa di scopo, non aumentano le tasse per gli esercenti, è un escamotage che ha la volontà molto forte di dare sprint alla cultura italiana non solo al cinema. Proposte molto interessanti”, secondo Giuseppe Tornatore. Anche Paolo Sorrentino ha parlato di proposte “molto interessanti” e un assist ai provvedimenti del governo è arrivato anche da Roberto Benigni. “Non è un programma di rilancio perché non ce n’è bisogno ma di attenzione al cinema, un settore per il quale non si legifera da anni. Siamo grati a Renzi e Franceschini”. Poi ha scherzato: “Renzi ci ha fatto venire a Palazzo Chigi per risolvere il problema delle statue. Ci ha accolto benissimo: erano tutti nudi, Renzi ci ha accolto nudo”, ha detto ai giornalisti. 

Foto Tiberio Barchielli da www.governo.it 

28 Gennaio 2016

Legislazione

Legislazione

Tusma, l’associazione Cartoon Italia: “Made in Italy sì, ma non per l’infanzia”

I rappresentanti dell'industria italiana dei cartoni animati si sono espressi contro la revisione del Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi

Legislazione

Agici e CNA Cinema e Audiovisivo: “Sulla riforma del TUSMA il governo corra ai ripari”

L'allarme delle piccole e medie imprese in un comunicato congiunto di AGICI e CNA in merito alla riforma del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi

Legislazione

100Autori, Anac, AIR3, WGI: contrari alla riforma del TUSMA

100 Autori, ANAC, AIR3 e WGI esprimono contrarietà per i pareri espressi dalle Commissioni Cultura e Telecomunicazioni della Camera e chiedono un tavolo permanente governo-industria

La legge del secolo in Senato
Legislazione

La ‘legge dei 100 anni’ cambierà grazie a un film?

Dal film Il più bel secolo della mia vita è nata la proposta della senatrice di M5S Elisa Pirro per abolire la legge che impedisce di fatto ai figli adottivi di conoscere i genitori biologici


Ultimi aggiornamenti