Polemiche per ‘First Man’ di Chazelle

Marco Rubio, ex candidato alla nomination repubblicana alle elezioni presidenziali del 2016, ha guidato una "rivolta" contro il film


VENEZIA – Polemiche in corso su First Man di Damien Chazelle, che ha aperto la Mostra. Marco Rubio, ex candidato alla nomination repubblicana alle elezioni presidenziali del 2016, ha guidato una  “rivolta” contro il film, in uscita il 12 ottobre nelle sale americane.

“È pura follia”, ha scritto su Twitter il senatore dello stato della Florida a proposito dell’assenza della scena che mostra la bandiera in procinto di essere ‘issata’ sulla Luna. “E questo non è rendere un servizio a un’epoca dove c’è bisogno di ricordare al nostro popolo quello che possiamo raggiungere quando lavoriamo insieme. Gli americani hanno pagato per questa missione, su razzi costruiti dagli americani, con una tecnologia americane e con a bordo astronauti americani. Non è una missione delle Nazioni Unite”.

I figli di Neil Armstrong, Rick e Mark, non hanno tardato a reagire alla polemica nascente, in un comunicato congiunto con James Hansen, autore del libro a cui il film è ispirato. Si tratta secondo loro di una “storia umana e universale”, che non ha “nulla di anti-americano”, “piuttosto il contrario”. Il regista  Chazelle ha inoltre così la sua pellicola: “Mostro la bandiera americana sulla superficie lunare, ma il momento in cui è stata fissata fa parte di diversi episodi della missione Apollo 11 su cui ho scelto di non soffermarmi”. Per “rispondere alla domanda di sapere se c’è un messaggio politico, la risposta è no”, ha aggiunto.

02 Settembre 2018

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